Roma (NEV), 8 settembre 2017 – Il Consiglio nazionale delle chiese cristiane degli USA (NCCCUSA) si è unito alle molteplici voci di protesta per la revoca da parte del presidente Donald Trump del DACA, il programma di protezione che permette ai minori di 16 anni giunti clandestinamente negli USA di non rischiare la deportazione.
Da quando, nel prossimo marzo, la revoca diventerà operative “centinaia di migliaia di persone entrate in minore età con i loro genitori negli Stati Uniti vivranno in uno stato di incertezza e di paura”, lamenta l’organismo ecumenico statunitense in un comunicato stampa.
“Mentre ancora non sono prevedibili tutte le conseguenze relative alla cancellazione del DACA, chi fino ad ora ha beneficiato della legge potrà da un momento all’altro perdere il lavoro, essere escluso dalla formazione scolastica e universitaria, vedere la propria famiglia divisa. Chiediamo dunque al Congresso degli Stati Uniti di approvare dei provvedimenti legislativi che offrano un cammino verso la cittadinanza a chi altrimenti si vedrà relegato in una sorta di limbo”.
Il NCCCUSA chiede inoltre alle sue chiese membro di attivarsi per sostenere tutte le persone colpite dalla revoca e di individuare delle risposte che siano “sia pastorali sia profetiche. Chiediamo alle chiese che fanno parte della nostra comunione di continuare il buon lavoro che già stanno svolgendo a favore degli immigrati”.