Palermo (NEV), 2 ottobre 2017– Si terrà domani alle ore 18 a Lampedusa la IV commemorazione ecumenica organizzata da Mediterranean Hope (MH) – Programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e dalla comunità locale della parrocchia di San Gerlando. Alla celebrazione in ricordo dei 368 bambini, donne e uomini annegati a poche miglia dalla costa quattro anni fa, nel naufragio del 3 ottobre del 2013, parteciperanno i rappresentanti e i leader ecumenici – protestanti, ortodossi e cattolici – provenienti da tutta Europa e dagli Stati Uniti, che in questi giorni hanno partecipato al convegno internazionale “Vivere e testimoniare la frontiera”, a Palermo. Fra questi, il Consiglio della FCEI al completo.
La cerimonia solenne, dal titolo “La memoria che segna il presente”, si terrà nella chiesa di San Gerlando e sarà curata dalla pastora valdese Maria Bonafede e dal parroco di Lampedusa, Carmelo La Magra. Interverranno il presidente FCEI, pastore Luca Maria Negro e il cardinale Francesco Montenegro, vescovo di Agrigento e presidente di CARITAS Italia. “Siamo qui in questa isola sospesa tra Europa e Africa per fare memoria di quanti sono morti nel mare che è di fronte a noi. Sono morti perché fuggivano da persecuzioni, violenze e torture e cercavano un approdo sicuro e un luogo dove ricostruire le loro speranze. Le nostre leggi ingiuste hanno ucciso quella speranza e di questi nostri fratelli e di queste nostre sorelle oggi ci resta, al massimo, qualche nome. Alcuni di essi sono nel cimitero della nostra piccola comunità, a memoria della loro storia, della loro vita e della loro morte”: si aprirà così la commemorazione di quella tragedia, ma anche di tutte le tragedie analoghe in altre parti del mondo: a Ceuta e Melilla tra il Marocco e la Spagna, a Lesbos in Grecia, al largo della Turchia, a Sahuarita in Arizona e in tanti altri luoghi di confine tra Stati Uniti e Messico. Nella liturgia, un momento di benedizione e uno di riflessione collettiva sui muri fisici e su quelli invisibili che nella storia e nel presente hanno diviso e dividono i popoli.
Fra i versetti biblici per la meditazione, sono stati scelti un brano dalla I lettera di Giovanni, “Nell’amore non c’è paura; anzi, l’amore perfetto caccia via la paura” (I Giov. 4: 18); le parole di Geremia che recitano “Non opprimerete lo straniero, l’orfano e la vedova (Geremia 7:6); infine, dal salmo 140, versetto 12, “So che il Signore difende la causa dei miseri, il diritto dei poveri”.
La cerimonia si chiuderà con la lettura della Dichiarazione ecumenica di Lampedusa, frutto dei lavori della conferenza internazionale che si è tenuta a Palermo fra il 30 settembre e il 2 ottobre.
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