Roma (NEV), 23 gennaio 2018 – L’Alleanza evangelica mondiale (World Evangelical Alliance-WEA) conferma la sua linea aperta al dialogo con le altre chiese cristiane. E’ quanto la WEA ha affermato rispondendo alle Alleanze evangeliche italiana, maltese, spagnola e albanese, che a dicembre scorso con una alla lettera aperta avevano espresso forti perplessità relativamente al nuovo corso “non sufficientemente critico” del loro organismo mondiale nei confronti di altre chiese cristiane, in particolare protestanti, ortodosse e cattolica.
Gli evangelicali italiani hanno dunque rinnovato le loro preoccupazioni per la “traiettoria ecumenica della WEA”. Troppo ecumenismo comprometterebbe la “comprensione biblica dell’unità evangelica”, quella che esiste “come dono di Cristo solo tra i cristiani nati di nuovo”, si legge in una recente nota dell’Alleanza evangelica italiana (AEI). In particolare non vedono di buon occhio il processo di dialogo che nel 2018 dovrebbe portare le varie componenti della cristianità, tra cui la WEA, il Vaticano, il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) e la Fellowship pentecostale mondiale a firmare una Dichiarazione di “grande unità”.
Da anni la WEA è impegnata nel Global Christian Forum (GCF), una piattaforma quasi ventennale di incontro e dialogo tra cristiani di diverse tradizioni. Il terzo incontro globale del GCF è in agenda a Bogotà, Colombia, dal 24 al 27 aprile 2018, con i titolo “Che l’amore reciproco continui”.