Roma (NEV), 7 marzo 2018 – La rubrica “Lo sguardo dalle frontiere” è a cura degli operatori e delle operatrici della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) per Mediterranean Hope (MH) – Programma rifugiati e migranti. Questa settimana proviene da Lampedusa ed è a firma di Tommaso Tamburello
Lavorare su un territorio piccolo e geograficamente confinato come quello di Lampedusa, interessato nel corso degli anni da massicci flussi migratori, ha permesso all’Osservatorio di Mediterranean Hope (MH) di toccare con mano quelle problematiche che possono sorgere dall’impatto dei flussi sulla comunità di accoglienza, le cui conseguenze sono talvolta imprevedibili e cariche di tensione. Basti pensare alla situazione di forte instabilità creatasi nel 2011 a Lampedusa, isola di appena 6.000 abitanti, quando in pochi mesi sbarcarono sulle sue coste oltre 50.000 giovani tunisini, in fuga dal dissesto politico causato dalle Primavere Arabe.
Nel corso degli anni gli operatori di Mediterranean Hope sono stati inoltre testimoni di diverse situazioni in cui il soggiorno dei migranti a Lampedusa è sfociato in proteste di vario tipo, con ripercussioni sulla popolazione lampedusana.
Con il tempo questi fatti hanno indotto negli operatori di MH una riflessione sulle modalità di azione da adottare in situazioni di crisi. Quest’opera di mediazione riflette un’impostazione del lavoro che guarda alla comunità di accoglienza come il terreno su cui gettare un ponte fra le sue istanze e quelle della popolazione migrante, con la consapevolezza che la buona integrazione e la convivenza civile fra culture diverse passa per il rispetto dei diritti di tutti e per la loro complementarietà.
Questo lavoro sulla comunità intesa nel suo insieme trova espressione nel 2015 grazie alla creazione del Forum Lampedusa Solidale (FLS), un’unione di cittadini e attivisti lampedusani insieme ad altre realtà associative, col supporto e negli spazi della parrocchia di San Gerlando di Lampedusa. Il FLS nasce come un’assemblea aperta a tutte e tutti, che si riunisce con cadenza settimanale e il cui fine è non solo quello di cercare risposte alle tante problematiche di un contesto così delicato e contraddittorio come quello lampedusano, ma anche di mettere in atto delle pratiche di buona accoglienza e integrazione, di controllo popolare sui diritti di cittadini e migranti, di creazione di reti locali e attività di collaborazione con realtà che favoriscono l’accesso alla cultura, il rispetto dell’ambiente e l’inclusione sociale di soggetti svantaggiati.
Il Forum in questi anni ha potuto istituire una Cassa Solidale, principalmente grazie alle donazioni arrivate attraverso i Disegni dalla Frontiera dell’operatore di MH Francesco Piobbichi e all’organizzazione di eventi. Con questi fondi il Forum sosterrà iniziative a favore del diritto alla sanità, del diritto alla cultura e del diritto all’inclusione sociale. Alcune realtà che negli ultimi anni hanno collaborato in diversi modi con il Forum, come Terra!Onlus e la Biblioteca per bambini e ragazzi di Ibby, riceveranno parte dei fondi per l’attuazione di progetti volti ad espandere e migliorare le loro attività, che nel tempo hanno costituito un punto saldo e virtuoso della vita associativa di Lampedusa. Una parte delle donazioni verrà infine gestita dalla parrocchia di San Gerlando per promuovere il diritto alla salute – che a Lampedusa presenta non pochi limiti – avvalendosi anche della collaborazione di altre organizzazioni a Palermo, come il Centro Diaconale “La Noce”.
Per presentare tutto questo, sabato 10 marzo, Ibby, Terra!Onlus e il Forum Lampedusa Solidale invitano tutta la comunità isolana a partecipare alla giornata “Seminiamo relazioni”. L’evento inizierà alle ore 16 in Piazza Brignone, presso gli orti comunitari del progetto “P’orto di Lampedusa”, per proseguire poi presso la biblioteca di Ibby. Al termine delle attività si ritornerà in piazza, dove si svolgeranno la cena sociale e la festa con la musica di artisti locali, organizzate dal Forum Lampedusa Solidale. Sarà l’occasione per festeggiare e coronare un momento importante che certifica l’unione di intenti tra realtà attive da tempo sul territorio; un punto di ripartenza per continuare a lavorare con e per l’isola di Lampedusa.