Identità di genere e cura pastorale: i presbiteriani scozzesi per una chiesa più inclusiva

La Chiesa di Scozia pubblica un opuscolo ad uso delle chiese locali sull’accoglienza e la cura pastorale delle persone transgender. Alex Clare-Young: uno strumento che ci ricorda che “quando discutiamo di identità, parliamo di persone in carne e ossa e non di astrazioni accademiche”

Roma (NEV), 7 marzo 2018 – “Identità diverse di genere e cura pastorale” è il titolo di un opuscolo che la Chiesa di Scozia ha pubblicato ad uso delle chiese locali sull’accoglienza e la cura pastorale delle persone transgender e delle loro famiglie.

Il logo della Scottish Trans Alliance

“Tutti sono i benvenuti – si legge nell’introduzione del volumetto -. Questo è ciò che crediamo nella Chiesa di Scozia. Ma in che modo accogliamo tutti, come esprimiamo nei nostri culti e nelle nostre iniziative questa inclusione?”

E’ questa la preoccupazione che ha portato nel 2016 l’Assemblea generale dei presbiteriani scozzesi a chiedere al proprio Dipartimento per la Missione e il discepolato, in collaborazione con la Scottish Trans Alliance, di produrre uno strumento volto alla conoscenza e all’accoglienza delle persone transgender nella chiesa.

“Nel testo non troverete saggi accademici o discussioni teologiche – si legge ancora nella presentazione -. Potrete invece leggere 11 testimonianze di persone transgender ma anche di loro famigliari, coniugi e pastori, che raccontano le loro storie, lotte e speranze”.

Alex Clare-Young

L’iniziativa ha riscontrato valutazioni positive, come quella di Alex Clare-Young, educatore e ricercatore accademico nell’ambito della teologia transgender, oltreché candidato pastore della Chiesa riformata unita (URC).

“Sono davvero molto contento della pubblicazione di questo opuscolo positivo e variegato – ha dichiarato Clare-Young, interpellato dall’Agenzia NEV -. E’ importante ricordare che, quando discutiamo di identità, parliamo di persone in carne ed ossa e non di astrazioni accademiche”.

“Come persona transmasculine che si prepara a diventare pastore, credo che le storie delle persone possono cambiare la chiesa che a sua volta può cambiare il mondo. Per questo è importante che le persone transgender raccontino le loro storie con le loro stesse parole”.

Un approccio importante, quello utilizzato dalla Chiesa di Scozia che però, secondo Clare-Young, non deve dimenticare l’importanza della teologia. “Credo che il ruolo del genere in teologia vada rivalutato e che un maggior numero di teologi transgender debbano essere incoraggiati a condividere la loro comprensione di Dio e della fede”.