Roma (NEV), 12 marzo 2018 – Si è tenuto a Bruxelles (Belgio) gli scorsi 9 e 10 marzo il Comitato congiunto della Conferenza delle Chiese Europee (KEK) e del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE) sul tema: “Testimoniare la nostra fede in un mondo secolarizzato”, anche in vista dell’imminente Assemblea Generale 2018 della KEK in programma dal 31 maggio al 6 giugno a Novi Sad, in Serbia, con titolo “Sarete miei testimoni”.
“Le conseguenze della crisi finanziaria, del caos in Medio Oriente e della relativa crisi migratoria richiedono una testimonianza della fede cristiana in Europa più forte rispetto a quanto sia stato necessario da molto tempo a questa parte” ha dichiarato il presidente uscente della KEK Christopher Hill, vescovo anglicano emerito della Chiesa d’Inghilterra. Il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente del CCEE, ha detto che la Chiesa ha bisogno di guardare fuori da se stessa, di ispirarsi al mondo e di ispirare speranza.
I partecipanti hanno affrontato diversi temi, interrogandosi su come rinnovare l’appello del Vangelo di Gesù Cristo e l’annuncio della misericordia di Dio come “potente invito a rivedere la propria vita e a riconoscere il proprio desiderio di compassione, perdono, guarigione e di un nuovo inizio”.
Importante la valutazione sugli esiti della Charta Oecumenica, sottoscritta dalle due organizzazioni nel 2001, per rinnovare e rafforzarne il messaggio con il contributo delle singole chiese, dei consigli nazionali delle chiese e delle conferenze episcopali in tutta Europa.
Il Comitato Congiunto KEK/CCEE, istituito nel 1972, si riunisce ogni anno. La KEK, fondata nel 1959, riunisce 116 Chiese protestanti, ortodosse, anglicane e vetero-cattoliche di tutta Europa e 40 consigli nazionali di chiese e organizzazioni associate. La CCEE include 33 conferenze episcopali europee.