Roma (NEV), 11 maggio 2018 – “È un’iniziativa in controtendenza rispetto a ciò che accade nel resto del Paese e dell’Europa, dove spesso la politica tende a guadagnarsi facili consensi anche contro la conciliazione tra le culture. L’ecumenismo interreligioso deve portarci ad agire insieme per la giustizia e per la pace” questo il commento del pastore valdese Bruno Gabrielli in occasione della firma del protocollo d’intesa fra il Comune di Lecce e le comunità religiose avvenuta il 9 maggio scorso.
“Riconoscere l’importanza del dialogo interreligioso, garantire l’esercizio dignitoso della pratica religiosa, favorire la conoscenza di tutte le realtà religiose presenti sul territorio e la convivenza reciproca nel rispetto delle diversità – queste le finalità dell’accordo sottoscritto a Palazzo Carafa, come si legge in una nota stampa –. Il Comune di Lecce e le comunità religiose si impegneranno a realizzare attività di collaborazione e compartecipazione che garantiscano la conoscenza reciproca, la condivisione di valori e iniziative volte a favorire il dialogo tra le culture”.
Dieci i firmatari: il sindaco Carlo Salvemini, il presidente del consiglio della chiesa valdese Teodoro Mauro, monsignore Michele Seccia, i pastori Gioacchino Caruso (avventista), Tommaso Carpino (evangelica internazionale “Gesù è il Signore”) e Pino Neglia (Cristo il Pastore), Furio Aharon Biagini per la comunità ebraica, l’imam Saifeddine Maaroufi, Isabella Oztasciyan Bernardini d’Arnesano (Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia e Malta), Vinujah Selvendiran (Comunità Tamil dello Sri Lanka).
Questo progetto nasce in un contesto fertile. “Da alcuni anni l’Associazione culturale interreligiosa ‘Dialogo’, che ha visto fra i suoi fondatori il pastore Winfrid Pfannkuche e Aharon Biagini, si riunisce nel Monastero delle benedettine di Lecce. È un bel segnale che oggi le istituzioni facciano la loro parte in prima persona, coinvolgendo le locali comunità religiose” ha dichiarato il pastore Gabrielli all’Agenzia stampa NEV. (mup)