Roma (NEV), 13 agosto 2018 – È “Sibel” (Francia, Germania, Lussemburgo, Turchia 2018) il film vincitore del premio assegnato dalla giuria ecumenica del 71° Festival di Locarno. Il riconoscimento viene conferito dal 1973 a registi che richiamano l’attenzione su valori religiosi, umani o sociali quali la giustizia, la pace, il rispetto e la spiritualità.
Il premio, messo a disposizione dalle chiese evangeliche-riformate e dalla chiesa cattolico-romana svizzera, consiste in 20.000 franchi da destinare alla distribuzione in Svizzera del film premiato.
La giuria ecumenica ha attribuito il premio al film di Guillaume Giovanetti e Çağla Zencirci con la seguente motivazione: “il film crea una potente immagine di un personaggio che sfida le strutture patriarcali e identitarie diventando un esempio di dignità per le altre donne della comunità”.
Il film racconta la storia di Sibel, una giovane donna che vive con il padre in un villaggio vicino al Mar Nero in Turchia. Muta, comunica con un linguaggio ancestrale fatto di fischi, ma è emarginata e trascorre la maggior parte del suo tempo nella foresta, dove incontra un misterioso fuggiasco.
Ai film “Diane”, di Kent Jones (USA, 2018) e “A Land Imagined”, di Yeo Siew Hua (Singapore, Francia, Paesi Bassi, 2018), sono state assegnate due menzioni speciali.