Roma (NEV), 24 agosto 2018 – Le associazioni del Tavolo Asilo Nazionale, di cui fa parte anche la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), chiedono con urgenza al Governo italiano di “autorizzare lo sbarco delle 150 persone ancora a bordo della nave Diciotti” si legge su una nota diramata oggi. I migranti soccorsi dalla nave italiana al largo di Lampedusa il 15 agosto sono a bordo ormai da dieci giorni. Alcuni hanno iniziato lo sciopero della fame. Dal 20 agosto la Diciotti è ferma in porto di Catania. “Senza ulteriori indugi devono essere messi in condizione di ricevere assistenza adeguata e di beneficiare di tutte le garanzie definite dalla nostra Costituzione, dalla normativa nazionale, comunitaria e dalle convenzioni internazionali, a prescindere dai tempi e dagli esiti della contrattazione politica tra gli Stati Europei – continua il comunicato del Tavolo Asilo, che conclude “Le risposte dell’Unione europea alla gestione dei flussi migratori, compresi quelli dei minorenni, nel Mediterraneo deve essere richiesta nelle opportune sedi e non attraverso il trattenimento illegale di persone a bordo di una nave”.
Intanto, nulla di fatto a Bruxelles dove si sono riuniti i vertici di Italia, Francia, Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Lussemburgo, Olanda, Belgio, Malta, Grecia e Irlanda; fra le ragioni del “no” a un intervento europeo sul caso Diciotti, il numero di migranti pro-capite che, in Italia, è molto al di sotto di quello di altri Stati membri.
Il Tavolo Asilo è una piattaforma che raggruppa enti e associazioni laiche e religiose che si occupano di diritti umani e di migranti. Firmatari del comunicato: A Buon Diritto, ACLI, ActionAid, Amnesty International Italia, ARCI, ASGI, Casa dei Diritti Sociali, Caritas Italiana, Centro Astalli, CIR, Comunità di S.Egidio, CNCA, Emergency, Médecins du Monde Missione Italia, Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), MEDU, Save The Children Italia, Senza Confine, Oxfam Italia.