Roma (NEV), 3 settembre 2018 – “Piuttosto che onorare il nostro ruolo di custodi del giardino di Dio, abbiamo monetizzato la vita e cercato di trarne profitto, con conseguente distruzione della vita per tutti. L’eccessiva produzione, consumo, estrazione e l’avidità hanno contribuito a livelli di disuguaglianza. Abbiamo distrutto la vita e abbiamo volontariamente negato il desiderio del nostro Signore di pienezza di vita per tutti (Giovanni 10:10)”.
Con queste parole, cristiani di diverse confessioni si sono uniti il 1° settembre scorso nella Dichiarazione congiunta per il Tempo del Creato letta durante il Primo incontro di preghiera ecumenico per il Creato, ad Assisi (31 agosto – 1° settembre). La Giornata di preghiera è stata promossa dalla piattaforma ecumenica Season of Creation*.
“Siamo costernati per l’inadeguatezza della solidarietà e del sostegno a persone e comunità che hanno perso la loro terra a causa dell’impatto dei cambiamenti climatici, come l’innalzamento del livello del mare e altri eventi meteorologici estremi lenti o improvvisi – si legge nella Dichiarazione. Siamo costernati per la condizione di coloro che devono migrare perché le loro terre diventano inabitabili” – prosegue.
Il testo contiene un appello per la giustizia climatica e per una nuova solidarietà globale, esprimendo preoccupazione per il fatto che lo “spirito positivo” dell’Accordo di Parigi del 2015 “stia svanendo”.
“Attendiamo con impazienza il Global Climate Action Summit, in cui gli attori non statali prenderanno impegni per poter fare progressi – hanno dichiarato i leader religiosi riuniti in preghiera”.
Nella parte finale del documento viene ribadito l’impegno dei “cristiani di tutto il mondo” a prendersi cura del creato: “Ci impegniamo a intraprendere una maggiore cura di tutto il creato e continuiamo a camminare insieme verso la giustizia climatica, ecologica ed economica”.
All’incontro ha partecipato la Commissione Globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), rappresentata da Maria Elena Lacquaniti che nella riflessione del 31 agosto ha affermato che in sintonia con quanto affermato nella Dichiarazione congiunta ha detto: “Consumiamo troppo e per permetterci questo ritmo, sottomettiamo a nostro piacimento ogni specie, esercitando una libertà malata, che vede nel dominio e non servizio la vera emancipazione”.
La preghiera ecumenica ha visto l’avvio del pellegrinaggio “Il Sentiero di Francesco” da Assisi a Gubbio, tappa dei diversi pellegrinaggi che da diverse parti d’Europa convergeranno a Katowice (Polonia) dove in dicembre si terrà la XXIV Conferenza delle parti convocata dall’ONU (COP24).
*Della Season of Creation fanno parte il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), la Federazione luterana mondiale (FLM), la Comunione mondiale di chiese riformate (WCRC), il Movimento cattolico mondiale per il clima, (GCCM), Action by Churches Together (ACT) Alliance, in collaborazione con la diocesi cattolica di Assisi.
Il testo integrale in italiano della Dichiarazione congiunta può essere letto QUI.