Roma (NEV/Riforma.it), 21 settembre 2018 – Cambiare il mondo attraverso le idee, comunicare le idee attraverso i libri, lasciar perdere il dubbio e incontrare l’altro in modo autentico. Trovare la strada senza una guida precisa, sapendo che la guida si trova in un divenire sempre aperto alla sostanza. Tutti questi impulsi ha dato Inge Schönthal, scomparsa ieri all’età di 87 anni. E questa sembra essere la strada seguita dalla casa editrice fondata nel 1954 da Giangiacomo Feltrinelli, che la sposerà nel 1959.
In questa prospettiva di apertura, la Feltrinelli ha pubblicato nel 1962 anche la traduzione del Römerbrief di Karl Barth, opera fondamentale della teologia dialettica del Novecento (1922) tradotta dal teologo Giovanni Miegge (1900-1961), ma non voluta da altri editori, con la copertina di Albe Steiner. Il volume ha avuto numerose ristampe: Karl Barth, L’Epistola ai Romani, a cura di Giovanni Miegge, 1962, 1974, 1978, 1989, 1993, 2002, 2009.
Erano anni in cui la teologia protestante, specialmente italiana, non aveva una grande risonanza nella cultura editoriale del nostro paese, dopo le esperienze della Doxa di Giuseppe Gangale (1927-34) e delle Edizioni di Comunità legate a Adriano Olivetti: certo, negli anni ‘60 arrivarono, anche per iniziativa del compianto Paolo De Benedetti, le traduzioni di Dietrich Bonhoeffer presso Bompiani (Resistenza e resa e poi l’Etica), ma erano, appunto, traduzioni. Anche il testo di Barth lo era, ma a questo seguiranno presso Feltrinelli altre pubblicazioni: la stessa casa editrice pubblicherà infatti la seconda edizione del Lutero giovane di Giovanni Miegge (che era uscito in prima edizione per la Claudiana nel 1946 e verrà ripreso dalla casa editrice protestante con il titolo originario Lutero. L’uomo e il pensiero fino alla dieta di Worms – 1483-1521), con prefazione di Valdo Vinay; e poi la seconda edizione del Dizionario biblico, a cura di Giovanni Miegge, nel 1968 (anche in questo caso la prima edizione era presso la Claudiana, come pure le edizioni successive negli anni 1984-92), pubblicazioni avvenute dopo la morte di Miegge stesso (1961).
In seguito, avendo assunto la guida della casa editrice dopo la morte del marito, Inge Feltrinelli (che fu anche fotografa e immortalò una serie di celebrità, in particolar modo scrittori) ha dato alle stampe alcuni degli ultimi libri del filosofo Mario Miegge (1932-2014): Il sogno del re di Babilonia. Profezia e storia da Thomas Müntzer a Isaac Newton (1995) e Che cos’è la coscienza storica? (2004).
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