Roma (NEV), 27 settembre 2018 – Che risultati abbiamo raggiunto nella costruzione di una comunità giusta per le donne e gli uomini? Cosa dobbiamo ancora fare? Come rafforzare la collaborazione ecumenica in questi tempi per tracciare una direzione futura? A queste domande cercheranno di rispondere i partecipanti alla consultazione ecumenica globale che si terrà in Giamaica dal 2 al 5 ottobre. L’evento si svolge nell’ambito del 70° anniversario del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), del suo “pellegrinaggio di giustizia e pace” in sintonia con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
Inoltre, commemora il 20° anniversario del “Decennio ecumenico delle chiese in solidarietà con le donne 1988-1998”, i cui temi principali sono stati: la violenza contro le donne nelle sue varie forme, la partecipazione piena e creativa delle donne alla vita della chiesa, la crisi economica globale e il suo effetto sulle donne, razzismo e xenofobia e il loro impatto specifico sulle donne. La consultazione, in un contesto intergenerazionale, concentrerà le sue attività sul “celebrare i doni”, “visitare le ferite” e “trasformare le ingiustizie” nelle relazioni tra donne e uomini nella chiesa. Previsti anche focus sul “giovedì in nero” per un mondo senza stupri e violenze e sulle narrative di resilienza e resistenza in Brasile, Messico, Colombia, Palestina, Sud Africa, Corea del Sud, Giappone e Nord America.
Il CEC è anche partner della campagna “Living the Change”, un’azione interconfessionale globale che unisce comunità di fede di tutto il mondo per la causa dei poveri, delle generazioni future e della creazione. La campagna chiama le persone di fede a riflettere sulla propria impronta ecologica e ad agire per ridurla. “Oggi tutti devono fare quello che possono, come istituzioni e individualmente” ha dichiarato Henrik Grape, coordinatore del gruppo di lavoro del CEC sui cambiamenti climatici. Dal 7 al 14 ottobre si svolge la settimana per il cambiamento in cui in tutto il mondo si propongono eventi all’insegna della sostenibilità ambientale per “camminare sulla terra delicatamente”. L’invito è a condividere un impegno personale in almeno una delle tre aree ad alto impatto: trasporti, consumo energetico e alimentazione, ciascuna delle quali rappresenta l’opportunità di risparmiare oltre 0,8 tonnellate di CO2 pro capite all’anno.