Roma, 16 ottobre 2018 (NEV/CS36) – – “Come evangelici italiani, che da anni si impegnano in azioni di accoglienza e integrazione, sentiamo che Riace ‘appartiene anche noi’ e per questo vogliamo esprimerle, oltre che la nostra solidarietà, anche la nostra disponibilità a sostenere l’esperimento Riace e altri simili che si stanno sviluppando in Calabria”. Questo il senso del messaggio contenuto nella lettera che il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), pastore Luca Maria Negro, ha indirizzato, a nome del consiglio della FCEI, al sindaco Mimmo Lucano, da due settimane agli arresti domiciliari con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento del servizio di raccolta differenziata.
Nel messaggio si “esprime gratitudine per quello che, in qualità di primo cittadino di un comune in declino demografico e segnato da una costante emigrazione, ha fatto” e si sottolinea la validità del modello Riace, “osservato e studiato a livello internazionale”, e l’efficacia di un programma che intrecciando “sviluppo e solidarietà, crescita ed accoglienza”, ha dimostrato che “l’immigrazione può essere una risorsa sociale anche per gli italiani”.
Negro conclude la lettera auspicando un incontro con Lucano “per dare seguito concreto” alla solidarietà espressa.