Roma (NEV), 2 novembre 2018 – “Un’esperienza di vera fraternità, un Sinodo di apertura e ascolto, che, pur con le necessarie mediazioni e le ovvie resistenze, ha riflettuto coraggiosamente su di una chiesa di servizio e non di potere, partecipata e non clericale” così dichiara all’agenzia NEV il pastore valdese Marco Fornerone, rappresentante ecumenico della Comunione mondiale delle chiese riformate al Sinodo dei vescovi conclusosi il 28 ottobre.
La XV Assemblea generale ordinaria su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” ha prodotto, in un mese di lavori, il Documento finale che rappresenta un affresco di voci e intenzioni, come si evince dai 167 articoli che toccano temi quali identità, relazioni intergenerazionali ed ecumeniche, ruolo delle donne nella chiesa, vocazione, missione, formazione, migrazioni, sessualità, corpo, lavoro, violenza, economia. Gli esiti delle votazioni mostrano una sostanziale unità su gran parte delle questioni e un acceso dibattito in divenire sulle alcune altre: ruolo delle donne, sinodalità della chiesa, corpo e sessualità, condizione dei single.
Sul sito chiesavaldese.org Fornerone commenta i lavori appena conclusi.