Roma (NEV), 6 novembre 2018 – Nel 2001 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite dichiarava il 6 novembre “Giornata internazionale per prevenire lo sfruttamento dell’ambiente in guerra e in conflitti armati” per riflettere sul ruolo della guerra nel danneggiare i quadri ambientali naturali e per discutere percorsi per contenere la distruzione prodotta dai conflitti armati.
Dopo l’attentato alle Torri gemelle dell’11 settembre 2001, il 7 ottobre era iniziata la guerra in Afghanistan. È probabilmente con lo sguardo volto a quelle montagne, oggetto di un attacco di potenza enorme e verso le quali affluivano quantità incontrollate di armi e armamenti, che l’Assemblea della Nazioni Unite sentiva l’esigenza di denunciare il pericolo che gli stessi quadri ambientali potessero venire usati anch’essi come armi. Infatti spesso durante i conflitti i pozzi d’acqua vengono contaminati, le foreste distrutte, i campi incendiati, i terreni inquinati, e gli animali uccisi. Inoltre, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), ha rilevato che negli ultimi 60 anni, almeno il 40% della totalità dei conflitti interni è in relazione con lo sfruttamento di risorse naturali, sia di alto valore come legno, diamanti, oro e olio, sia modeste come terreni fertili e acqua.
In questa ottica molta attenzione viene rivolta dall’UNEP a progetti con altri organismi internazionali, come l’Unione Europea o l’agenzia UN Women, per rendere “verdi” le operazioni realizzate, ad esempio i caschi blu (Greening the blue Helmets). Si chiede anche che negli interventi di mantenimento della pace (Peacekiping Operations) vengano messi in campo indirizzi ecologicamente sostenibili.
La Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) che è chiamata a sensibilizzare le chiese sui problemi che l’ingiustizia economica e la distruzione della terra pongono al mondo e in particolare alla fede cristiana, in occasione del Tempo del Creato 2018, dedicato proprio alle armi, ha elaborato un approfondimento che riporta dati che raccontano l’enorme giro di affari e l’impegno tecnologico profuso in questo settore,