Roma (NEV), 26 novembre 2018 – Tra le sette dichiarazioni indirizzate alle chiese elaborate durante l’ultimo comitato esecutivo del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) riunitosi a Uppsala, in Svezia, dal 2 all’8 novembre 2018, è stato predisposto un documento dal titolo “Dichiarazione sull’improrogabile sfida della trasformazione economica: a 10 anni dalla crisi finanziaria globale”. Nel testo, evidenziando che “quest’anno ricorre il decimo anniversario della crisi” del 2008, si ricorda che le conseguenze di tale crisi, ancora perduranti, includono “livelli crescenti di disparità di reddito, maggiore concentrazione della ricchezza nelle mani di un gruppo sempre più piccolo di élite economiche, accresciuta precarietà economica per una larga maggioranza della popolazione mondiale, disoccupazione giovanile diffusa, aumento del debito pubblico, instabilità sociale e politica e aumento delle forze politiche populiste in molti contesti a livello mondiale”.
Il CEC sottolinea come sia mancata una riforma strutturale delle politiche e delle pratiche economiche e come gli interessi di pochi continuano a creare “rischi che minacciano il futuro di molti, e le condizioni per un’altra crisi finanziaria ed economica globale, di dimensioni ancora maggiori”.
Si evidenzia inoltre “che l’urgente sfida dei cambiamenti climatici esige un sistema finanziario ed economico globale che applichi nuovi indicatori economici (diversi dal prodotto interno lordo incentrato sulla crescita) che tengano conto degli impatti sociali ed ecologici, che privilegino gli investimenti nella sostenibilità ecologica”.
Qui il testo integrale del documento in inglese e in italiano. Traduzione di Laura Testa.