Insieme in speranza e testimonianza

Il Comitato esecutivo della Conferenza delle chiese europee riunito a Bruxelles ha diramato tre dichiarazioni sui problemi del nostro tempo

Il Comitato esecutivo della KEK. Foto KEK/Sammy Pfeffer

Roma (NEV), 27 novembre 2018 – Dal 22 al 24 novembre, il Comitato esecutivo della Conferenza delle chiese europee (KEK) si è riunito a Bruxelles per la prima riunione da quando è stato eletto, all’Assemblea generale di Novi Sad del 2018.

Il Comitato ha lavorato e approvato il piano strategico per il prossimo quinquennio, che si concentra sulla promozione della pace, della giustizia e della riconciliazione in Europa, l’approfondimento della comunione ecclesiale e l’incremento della voce delle chiese in Europa e verso le istituzioni europee. Ha anche colto l’opportunità per esprimere la propria posizione rispetto a eventi e crisi importanti nel mondo.

In attesa della Conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (COP24) a Katowice (Polonia), il documento “Agire ora per un futuro di speranza” chiama a un’azione ambiziosa e urgente da parte dei governi, dell’Unione europea, degli individui e delle chiese per rispondere alle crisi climatiche.

Grande attenzione è stata dedicata anche agli sforzi delle Nazioni Unite per l’adozione di accordi globali sulle migrazioni e i rifugiati; il processo di sviluppo e adozione di questi patti, si è detto nella dichiarazione “Patto globale su rifugiati e migranti”, è un buon esempio di un processo e un regime di governance globale nelle aree di mobilità e migrazione.

Infine, il Comitato esecutivo della KEK, con il Comitato esecutivo della Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME), ha commemorato il 70° anniversario della Dichiarazione dei diritti umani delle Nazioni Unite, con una dichiarazione che ribadisce l’impegno per la promozione e la protezione dei diritti umani in Europa e in tutto il mondo.