Roma (NEV), 6 dicembre 2018 – “La Chiesa riformata unita offre scuse sincere ai sopravvissuti agli abusi, alle loro famiglie e comunità. Riconosciamo le passate mancanze e il coraggio dei sopravvissuti, alcuni dei quali hanno rivelato esperienze di abuso eccezionalmente difficili. Qualsiasi danno e abuso inflitto dalle persone di cui ci fidiamo è, e rimarrà, una profonda fonte di dolore e di vergogna per la Chiesa. La Chiesa invita chiunque serva le nostre congregazioni, i sinodi, le istituzioni e gli uffici a continuare a compiere passi significativi per sostenere e proteggere i bambini, i giovani e gli adulti dalla sofferenza e da qualsiasi forma di abuso”.
Con queste parole John Proctor, segretario generale della Chiesa riformata unita (URC) di Gran Bretagna, ha porto alle vittime di abusi le scuse a nome dell’Assemblea generale della Chiesa.
La richiesta di perdono arriva dopo un lungo percorso di analisi e riflessione che la Chiesa ha intrapreso negli ultimi anni e che è culminato con la redazione di un Rapporto, stilato da una commissione indipendente, che ha ascoltato le vittime degli abusi e analizzato la documentazione relativa alle testimonianze.
Il volume ha individuato alcune questioni chiave e forme di abuso che sono state identificate durante il lavoro di raccolta delle deposizioni e dei materiali; tra queste abusi sessuali e negligenza nei confronti dei bambini e delle bambine, violenza domestica e abusi, bullismo, comportamenti e relazioni inappropriate, abusi finanziari, comportamenti inadeguati nei confronti di persone affette da problemi di salute mentale, discriminazione sulla base del genere, questioni relative ai media e a internet.
Per ciascuno di questi temi sono state suggerite alle chiese delle raccomandazioni molto dettagliate per migliorare l’approccio nei confronti dei fedeli e della società. In termini generali si raccomanda di denunciare gli abusi, uscire dal silenzio ed accompagnare le vittime ma anche i ministri che si trovano di fronte a situazioni di abusi, e più in generale di focalizzarsi su una cultura di protezione nella quale la teologia, l’insegnamento politico e la formazione sostengano un discorso di prevenzione degli abusi e di efficace risposta a sostegno alle vittime.
In seguito alla pubblicazione di questo Rapporto l’organo esecutivo dell’URC ha reso pubbliche le scuse per le occasioni in cui la Chiesa non è riuscita a proteggere bambini, giovani o adulti da abusi fisici e sessuali da parte di ministri, titolari di cariche e altri in posizioni di fiducia o quando è stato omesso di ascoltare coloro che sono stati abusati.
La Chiesa riformata unita si è anche impegnata a garantire che le sue chiese, i suoi servizi e i suoi programmi siano luoghi sicuri per tutti e ha dichiarato che ora dispone di solide politiche e procedure per garantire il benessere e la protezione di tutti coloro che frequentano la chiesa e usano i suoi locali.