Roma (NEV), 8 gennaio 2019 – Organizzazioni da anni impegnate su tutto il territorio nazionale nel campo del diritto d’asilo e dell’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati*, fra cui la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) hanno inviato oggi una lettera al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, affinché intervenga urgentemente e in modo risolutivo sul caso Sea-Watch.
“Il 3 gennaio scorso le nostre Organizzazioni hanno diffuso un appello pubblico, chiedendo a tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea, tra cui l’Italia, di attivarsi urgentemente, affinché fosse garantito lo sbarco immediato a tutti i migranti a bordo, in modo da assicurare loro la doverosa assistenza umanitaria e le cure necessarie. A 5 giorni da quell’appello, le consultazioni tra Stati appaiono in corso e tutti i migranti coinvolti sono ancora in mare”, si legge nella lettera.
Le organizzazioni scrivono che è “inaccettabile che bambini, donne e uomini vulnerabili, che hanno già subito privazioni e violenze durante il viaggio, restino per giorni ostaggio delle dispute tra Stati e vedano ingiustamente prolungata la loro sofferenza” e per questo chiedono al premier Conte “con urgenza un incontro in relazione alla vicenda delle 49 persone bloccate in mare da molti giorni a bordo delle navi Sea Watch e Sea Eye, tra le quali diversi minori, inclusi bambini molto piccoli”.
*A Buon Diritto Onlus, Acli, ActionAid, Amnesty International Italia, Arci, ASGI, Avvocato di Strada, Focus – Casa dei Diritti Sociali, CNCA, Centro Astalli, CIR Consiglio Italiano per i Rifugiati, Comunità di S. Egidio, Emergency ONG, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia – FCEI, Salesiani per il Sociale, INTERSOS, Medici Senza Frontiere, Médecins du Monde Missione Italia, Medici per i Diritti Umani, Oxfam Italia, Save the Children Italia, SenzaConfine, Terre des Hommes