Roma (NEV), 5 marzo 2019 – Si sono incontrati la scorsa settimana a Cartagena, in Colombia, i delegati delle chiese e istituzioni di fede di tradizione riformata nel contesto di una consultazione con le controparti in America Latina e nei Caraibi, insieme ai rappresentanti della Chiesa presbiteriana degli Stati Uniti (PCUSA); dalla riunione è arrivata una dichiarazione sulla situazione in Venezuela che pubblichiamo.
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“L’opera della giustizia sarà la pace
e l’azione della giustizia, tranquillità e sicurezza per sempre.
Il mio popolo abiterà in un territorio di pace,
in abitazioni sicure, in quieti luoghi di riposo”.
(Isaia 32: 17-18)
Riuniti come delegati di chiese e istituzioni religiose della tradizione riformata nel quadro della Consultazione con le controparti dell’America Latina e dei Caraibi, insieme con i rappresentanti della Chiesa presbiteriana degli Stati Uniti (PCUSA), vogliamo dare risalto alla preoccupante situazione del popolo venezuelano ed esprimere la nostra solidarietà con coloro che aspirano a costruire i loro progetti di vita in una terra giusta, libera e sovrana, con uguale opportunità per tutte le persone.
In quello stesso spirito di solidarietà, estendiamo il nostro abbraccio a coloro che vivono in Venezuela e lavorano e si sforzano di sostenere la dignità di donne e uomini che credono nella loro capacità di decidere il loro presente e il futuro, senza interferenze esterne.
Esprimiamo la nostra preoccupazione per le minacce di intervento militare promosse da alcuni paesi e settori, dei cui interessi umanitari ci permettiamo di dubitare alla luce di altre precedenti esperienze “umanitarie” in altre parti della nostra casa comune, ad esempio in Siria e in Iraq, tra gli altri.
Facciamo appello alla volontà del governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela, a quella dell’opposizione democratica, ai paesi vicini dell’America Latina e dei Caraibi, per la promozione di spazi di incontro e di dialogo che permettano un’uscita negoziata dalle tensioni politiche e una risposta concreta, attraverso i competenti organi internazionali, alla desolante situazione socio-economica della popolazione, mettendo il dialogo come base per il pieno rispetto dei diritti umani e senza spargimento di sangue.
A questo proposito, desideriamo riconoscere gli sforzi compiuti dai leader di alcuni paesi dell’America Latina e dei Caraibi nella Dichiarazione di Montevideo e nella Dichiarazione dei leader del governo della Comunità caraibica (CARICOM).
Nella sfida in cui ci sentiamo convocati a cooperare, nella missione di trasformare nel mondo, missione alla quale Gesù di Nazareth ci chiama, vogliamo offrire alla Chiesa presbiteriana in Venezuela la nostra vocazione di intercessione nella preghiera e nell’azione per garantire che il dialogo e la ricerca del consenso verso la pace possano svilupparsi nell’immediato futuro.
Leggi qui la dichiarazione in italiano e in inglese.