Roma (NEV), 7 marzo 2019 – Breakfast time. It’s time to break the indifference. È ora di colazione. È ora di rompere l’indifferenza. Questo il titolo della mostra di immagini di Luciano Lattanzi ospitata dalla chiesa metodista di Roma nell’ambito del mese della fotografia (MFR), iniziativa che vede centinaia di mostre, laboratori, incontri con gli autori, eventi, caffè fotografici disseminati in tutta la città. “La fotografia raccontata da chi la vive. Tutti i giorni”, spiegano gli organizzatori della manifestazione cittadina, l’associazione FARO, che unisce fotografi professionisti, operatori del settore e amanti della Fotografia della città di Roma per la divulgazione della cultura fotografica.
Luciano Lattanzi è membro della chiesa metodista di Roma e del gruppo diaconale del Breakfast Time, che organizza la colazione solidale per i senza fissa dimora dall’inizio del 2018. Lattanzi, si legge nel comunicato, ha creato un itinerario fotografico valoriale intorno alle parole “umanità, fermarsi, riconoscerci, diversità, relazioni, incontro, ascolto, silenzio, insieme, testimonianza, paura, solidarietà, fiducia, esclusione, empatia e consapevolezza. Un itinerario alla scoperta degli amici di strada che da oltre un anno la chiesa incontra e a cui offre una colazione calda la domenica mattina. Un itinerario di circa 4 km in cui ci si relaziona con circa 50 uomini e donne che della strada hanno fatto la loro casa”.
“Ho cercato di documentare ‘dall’interno’ quest’esperienza in un progetto fotografico a lungo termine terminato il 24 febbraio 2019, a un anno esatto dalla partenza – scrive Lattanzi nell’introduzione alla mostra -. Ignoranza, paura dell’altro, diffidenza sono le nostre prime reazioni di fronte ai senza fissa dimora delle nostre città. Sono partito da questi sentimenti che mi colpivano per provare a descrivere l’universo delle povertà, vecchie e nuove, da una prospettiva differente: come rispondere a queste povertà che oggi intralciano le mie strade e la mia città. Luoghi sparsi intorno a piazza della Repubblica, dove difficoltà, esclusione, disagio, emarginazione e paure sono realtà vissute. Una ‘Breakfast Time Story’ in un percorso di 365 giorni in cui reciproche diffidenze e paure si sono lentamente trasformate, domenica dopo domenica […] Non solo una colazione, ma un vero e proprio spazio di ascolto, di dialogo, di relazione, di scambio, di fiducia non sempre reciproca, dove il confine reale o immaginario si supera nell’essere e rimanere umani e vedersi e riconoscersi persone”.
Nelle parole che accompagnano le immagini si osserva il percorso di trasformazione dalla paura della relazione con l’altro sconosciuto, della fatica, dell’impegno, alla consapevolezza che, pur non potendo risolvere tutti i problemi del mondo, si può fare qualcosa per instaurare un rapporto che cura.
La mostra rimarrà aperta dal martedì al sabato dalle ore 16.00 alle 20.00 per tutto il mese di marzo 2019, presso la chiesa metodista di Roma in via XX settembre 122 c.