Roma (NEV), 8 maggio 2019 – Alla vigilia della Giornata dell’Europa e in prossimità delle elezioni europee il moderatore della Tavola Valdese, Eugenio Bernardini, il presidente della Chiesa evangelica della regione dell’Assia e Nassau (area di Francoforte), Volker Jung, i presidenti della Chiesa luterana e riformata in Polonia, Jerzy Samiec e Marek Izdebski, e il presidente della Chiesa dei Fratelli Boemi nella Repubblica Ceca, Daniel Ženatý, lanciano un comune appello a tutti i cittadini e le cittadine dell’Unione Europea (UE) affinché partecipino alle prossime elezioni che si svolgeranno dal 23 al 26 maggio 2019.
Le suddette chiese, unite da una stretta e antica partnership scaturita dal lavoro di riconciliazione che ha fatto seguito alla Seconda guerra mondiale, vivono la molteplicità culturale, confessionale e religiosa dell’Europa come un’enorme ricchezza e sperano che, attraverso il voto, si contribuisca a mantenere intatte le conquiste dell’UE e a favorire le riforme utili per il futuro.
Tutti i leader sono concordi nell’affermare i molti punti di forza dell’Unione Europea quali la libertà di espressione e quella religiosa, l’ottenimento e il consolidamento dei diritti delle minoranze, la giustizia e la solidarietà sociale nonché l’impegno a favore della salvaguardia dell’ambiente e del clima. Al contempo i rappresentanti delle varie chiese esprimono preoccupazione per la crisi di consenso che sta minando l’Europa: la Brexit imminente, i debiti pubblici e la crisi finanziaria, la continua disoccupazione, l’egoismo nazionale e la corruzione, senza contare lo sfruttamento dell’ambiente e delle risorse, i focolai di crisi e guerre così come i grandi movimenti migratori con annesso il problema dei richiedenti asilo.
I leader ecclesiastici manifestano l’esigenza di nuove riforme da parte dell’UE e si impegnano in prima persona in questa direzione: “Da questi lunghi anni di esperienze – si legge nella dichiarazione – continuiamo a sperimentare come la molteplicità possa favorire anche la comunione e l’unità. Siamo pertanto convinti che il principio della “diversità riconciliata”, che ha portato diverse confessioni cristiane l’una verso l’altra, possa rappresentare la base per una comune visione europea. Il principio ha questo significato: sulla base della nostra comunione possiamo vivere bene la diversità. Gli obiettivi legati a una comunione di valori a livello europeo, come il rispetto dei diritti umani e la garanzia dello stato di diritto, costituiscono la fondamentale comunione di tutti gli stati membri dell’UE. La molteplicità linguistica, regionale, culturale e religiosa dell’UE è la fonte e lo stimolo per un’integrazione e uno sviluppo reciproci”.
La dichiarazione si conclude con un appello accorato ad andare a votare per contribuire a un continente capace di promuovere la pace e la solidarietà.
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