Luterani americani. Solidarietà alle chiese in Venezuela, Nicaragua, Guatemala e Colombia

Il messaggio è stato inviato dai rappresentanti delle chiese luterane dell’America Latina, dei Caraibi e del Nord America riuniti a Lima

Foto di LWF - A. Danielsson

Roma (NEV/Riforma.it), 22 maggio 2019 – I leader delle Chiese luterane dell’America Latina, dei Caraibi e del Nord America hanno espresso preoccupazione per coloro che sono stati colpiti da crisi politiche in Venezuela e Nicaragua, nonché per coloro che lavorano per la pace e i diritti umani in Guatemala e in Colombia.

Al termine della Conferenza delle chiese dell’America Latina e dei Caraibi (LAC) e dell’America del Nord, tenutasi dal 10 al 14 maggio a Lima, in Perù, i partecipanti hanno formulato un messaggio nel quale si impegnano a rafforzare la cooperazione regionale. Hanno anche concordato che le due chiese della regione nordamericana parteciperanno pienamente alla Conferenza annuale dei leader, la Leadership Conference of the Americas.

All’incontro hanno preso parte circa 60 responsabili delle chiese membro della Federazione luterana mondiale (FLM) presenti nelle due regioni, tra cui pastori, vescovi e dirigenti di reti delle donne e dei giovani. Il tema dell’incontro di Lima è stato tratto dal Salmo 104, 30 “Tu mandi il tuo Spirito e sono creati, e tu rinnovi la faccia della terra”.

Nel messaggio, hanno espresso anche solidarietà alla Chiesa evangelica luterana in Venezuela, alla Chiesa luterana nicaraguense di fede e speranza, e alla Chiesa luterana del Guatemala. Come parte della Federazione luterana mondiale, le chiese della LAC e del Nord America hanno chiesto un sostegno globale per affrontare la situazione socio-politica in Venezuela e Nicaragua, il processo di pace in Colombia e la protezione degli attivisti dei diritti umani in Guatemala. Hanno anche espresso preoccupazione per la chiesa e il popolo di Cuba, di fronte alle conseguenze dell’embargo imposto dal governo degli Stati Uniti.

Inoltre, i responsabili hanno parlato di esperienze che hanno rivitalizzato il lavoro delle loro chiese, in particolare in relazione alla migrazione, alla formazione teologica, alla testimonianza pubblica, all’azione giovanile, alla giustizia climatica e all’uguaglianza di genere. Hanno sottolineato che, in tutti gli aspetti del loro ministero, occorre radicarsi nella fede in quanto discepoli di Gesù Cristo e si sono impegnati a rafforzare la collaborazione.

I membri della rete giovanile della LAC hanno sottolineato l’importanza della visibilità, dell’inclusione, dell’ascolto e del modo in cui ogni chiesa si impegna con le numerose sfide comuni nella regione. Attraverso un’analisi autocritica del loro lavoro, i leader dei giovani si sono impegnati a comunicare più regolarmente tra loro, a monitorare esperienze in corso e a prepararsi alla riunione della COP 25 che si terrà in Cile a dicembre.

I membri della rete femminile della LAC hanno affermato, invece, l’importanza di continuare il loro lavoro di empowerment attraverso la comunicazione e la formazione teologica, sia all’interno che all’esterno della chiesa. Hanno concordato di mappare le risorse umane e il lavoro che è già stato fatto a tale riguardo, aumentando la sostenibilità attraverso la collaborazione con altre organizzazioni della società civile e con altre comunità della comunione luterana mondiale.