Roma (NEV), 22 maggio 2019 – Si è svolta a Ginevra lo scorso 21 maggio la conferenza “Promuovere la pace insieme” durante la quale leader di varie organizzazioni religiose hanno riflettuto su due documenti relativi alla promozione della pace e alla convivenza tra i popoli. Il primo, “Human Fraternity for World Peace and Living Together”, è stato firmato congiuntamente da papa Francesco e dal grande imam Aḥmad Muḥammad Aḥmad al-Ṭayyib di Al-Azhar ad Abu Dhabi in febbraio. Il secondo, “Educazione per la pace in un mondo multi-religioso: una prospettiva cristiana”, preparato congiuntamente dal Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso e il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), è stato ufficialmente lanciato proprio in occasione della conferenza.
Anne Glynn-Mackoul, moderatrice della sessione di apertura e membro del Comitato esecutivo del CEC, ha espresso il suo apprezzamento per coloro che si sono ispirati a una visione comune per promuovere la pace insieme. “Oggi esploreremo insieme due documenti che affermano, ciascuno con un fervore irresistibile, la possibilità della pace”, ha detto.
“Come esseri umani, siamo uniti e Dio ci chiama a vivere insieme come una famiglia, il che significa che dobbiamo anche vivere insieme correttamente nella giustizia e nella pace. Dobbiamo essere partecipanti attivi nel portare la pace a tutti. Celebrare la fraternità umana è un dono, un compito, una chiamata divina” ha detto il segretario generale del CEC, pastore Olav Fykse Tveit, salutando i partecipanti mentre monsignor Miguel Ayuso Guixot, vescovo titolare di Luperciana e segretario del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, ha affermato che papa Francesco ha sempre invitato le persone a promuovere il dialogo attraverso il rispetto reciproco e l’amicizia. Parlando di fraternità, ha aggiunto Guixot, “è inteso che le relazioni umane crescono dal profondo del significato di famiglia, sorella, fratello, non solo amicizia o amicizia”.
L’arcivescovo Ivan Jurkovič, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite a Ginevra, ha riflettuto sull’importanza di promuovere il dialogo in una comunità globale: “L’interconnessione del mondo globale di oggi diventa sempre più evidente ogni giorno”, ha detto.
Aalya Al Shehhi, vice rappresentante permanente della Missione Permanente degli Emirati Arabi Uniti presso le Nazioni Unite a Ginevra, ha sottolineato l’importanza dei due documenti che “guideranno positivamente la nostra riflessione – ha detto – e ci aiutano a invitare la comunità internazionale a riscoprire i valori della convivenza. Sono molto fiducioso che questa conferenza sarà un vero passo in avanti”.
La collaborazione tra il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso e l’Ufficio per il dialogo e la cooperazione interreligiosa del CEC è iniziata nel 1977. Nel loro impegno comune, entrambi gli uffici hanno finora lavorato su diversi progetti interreligiosi comuni, in particolare, Interreligious Prayer (1994); Riflessione sul matrimonio interreligioso (1997) e Testimonianza cristiana in un mondo multi-religioso: raccomandazioni per la condotta (2011).
L’evento del 21 maggio ha segnato una pietra miliare nei continui sforzi congiunti del CEC e del Pontificio Consiglio volti a rafforzare le relazioni ecumeniche attraverso la promozione del dialogo interreligioso.
I due documenti
Educazione per la pace in un mondo multi-religioso: una prospettiva cristiana