Roma (NEV), 28 maggio 2019 – “Radici e ali. Lingue materne, lingue autoctone, lingue e ambiente”. Questo il titolo del Festival delle riforme culturali 2019 di Guardia Piemontese, giunto alla sua seconda edizione.
Nell’anno internazionale dedicato dall’UNESCO alle lingue autoctone, dal 3 al 5 giugno, nel comune calabrese ci si ritroverà per una riflessione trasversale su questi temi insieme a varie realtà locali, nazionali e internazionali.
Gabriella Sconosciuto, direttrice del Festival e presidente della Fondazione Occitana ha così spiegato il senso del tema di quest’anno: “Ci rifacciamo al verso del poeta Jean Ramon Gimenez che dice che le ali si devono radicare e le radici devono volare. Il semino che abbiamo piantato lo scorso anno, con la prima edizione del Festival, sta diventando una pianta da curare a cui teniamo molto”.
L’iniziativa, sostenuta dall’Otto per mille della Chiesa valdese, è stata promossa dal comune calabrese, Città europea della Riforma (insieme a Venezia e Torre Pellice, per l’Italia, e diverse città europee tra cui Wittenberg, Vienna, Londra e Ginevra), insieme a diversi altri soggetti tra cui il Centro culturale Gian Luigi Pascale e l’Associazione LEM-Italia (Lingue d’Europa e del Mediterraneo).
“Lo scopo di questo festival è quello di creare delle relazioni sincere, scambiare opinioni, creare delle reti che ci permettano di valorizzare l’occitano – dato che noi siamo l’unica minoranza linguistica occitana in sud Italia – oltre a proporre varie tematiche legate all’attualità. Quest’anno ci concentreremo anche sulle tematiche ambientali” ha detto Sconosciuto.
Tante e varie le attività previste che vanno da conferenze e dibattiti a escursioni e momenti ludici e conviviali: “Tra gli ospiti abbiamo il professor Jean-Philippe Claver Zouogbo, che insegna a Parigi, e che terrà degli atelier sulla linguistica e corsi sui saperi tradizionali nei proverbi. È prevista un’escursione sul lago La Paglia, sul lago Pressico e sul lago Trifogliette, che circondano la nostra zona, con testimonianze di esperti del CAI e si parlerà di migrazioni, di sentieri storici e di sentieri valdesi, quegli stessi che sono stati riscoperti grazie ai fondi Otto per mille – ha detto Sconosciuto, che ha poi proseguito – Ci sarà il regista friuliano Massimo Garlatti Costa che lancerà a Guardia le riprese del suo film ‘Lingua mater’ e uno spazio dedicato alla memoria, il 5 giugno, anniversario dell’eccidio dei valdesi e che sarà dedicato al sindaco Gaetano Cistaro, allo storico Enzo Stancati e al pastore valdese Cesare Milaneschi”.
Tra le iniziative previste anche la sfilata con il tradizionale abito guardiolo a cura delle Tramontane, intermezzi musicali in occitano a cura dei Chare’ Moula’, danze tradizionali a cura di About Tarantella e la sfilata della Sciarpa della pace a cura dell’Associazione Senior Italia Calabria con la partecipazione dell’Associazione Socio-Culturale Anziani di Guardia Piemontese.
Guardia Piemontese, isola occitana in Calabria, è una comunità di origine valdese (XIV secolo), teatro di una repressione religiosa particolarmente violenta all’epoca della Controriforma e scrigno che conserva sopravvivenze linguistiche e naturalistiche.
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