Roma (NEV), 26 giugno 2019 – Durante il mese di giugno le chiese valdesi e metodiste, suddivise nella penisola in quattro distretti territoriali (Valli valdesi, Nord, Centro e Sud Italia), si sono riunite democraticamente nelle consuete “conferenze distrettuali”.
Scopo delle quattro conferenze, l’individuazione di temi e richieste da sottoporre al Sinodo delle chiese metodiste e valdesi, che si terrà dal 25 al 30 agosto a Torre Pellice (TO).
Particolare risonanza è stata data alla proposta del IV Distretto circa la richiesta di avvio di un processo di “status confessionis” avanzata lo scorso dicembre dalla Consultazione di Bangkok, in Tailandia, promossa dalla Comunione mondiale di chiese riformate (CMCR) per dare una risposta teologica in merito alle disuguaglianze e l’accoglienza.
Lo “status confessionis” è uno strumento adottato in particolare in ambito protestante per dichiarare una condizione di fedeltà confessionale e che comporta una piena adesione a un’idea o a una pratica su base biblica, pena l’espulsione dall’organismo che ne sviluppa il processo. Nella storia, lo “status confessionis” è stato applicato in due momenti significativi: in Germania con la Dichiarazione teologica di Barmen, approvata a maggio 1934 dai delegati di 29 chiese evangeliche regionali tedesche nel “Sinodo confessante della Chiesa evangelica” in risposta alle pressioni esercitate sul protestantesimo tedesco dal nazionalsocialismo, e contro l’apartheid in Sud Africa.
Fra le parole chiave emerse dalle conferenze distrettuali: futuro e identità delle chiese, formazione, diaconia assistenziale e diaconia politica, nuovi linguaggi e comunicazione, dimensione comunitaria, Essere chiesa insieme, liturgia, cura pastorale, le fresh expressions, la violenza di genere.
IN SINTESI
Conferenza distrettuale del I Distretto (Valli Valdesi)
Tre gli argomenti principali: identità e spiritualità, formazione e catechismo, comunicazione, perché comunicare “non è soltanto un sito internet ben fatto”, ma anche “locali accoglienti, calore umano, empatia”. In cantiere, un progetto musicale comunitario e un portale web che riunisca insieme le attività di tutte le chiese del Distretto evitando sovrapposizioni.
Conferenza distrettuale del II Distretto (Nord Italia)
All’ordine del giorno, il percorso Essere chiesa insieme (ECI) con i credenti provenienti da Africa, Asia e Sudamerica. Sul tavolo una riflessione sulla “debolezza teologica”, non del tutto estranea a problemi ricorrenti nelle chiese fra cui il ridimensionamento numerico. Accolta la proposta della Federazione femminile metodista e valdese (FFEVM) contro la violenza di genere e per costituire gruppi di autocoscienza maschile.
Conferenza distrettuale del III Distretto (Centro Italia)
Oltre a una riflessione su liturgia, cura pastorale e adempimenti finanziari, le chiese del III Distretto hanno aperto la conferenza con l’ormai consueta serata dedicata al futuro. Dall’analisi del contesto, emerge una profonda richiesta di spiritualità, cui le chiese cercano di rispondere con “dinamiche etiche di giustizia e impegno”. Fra le proposte, quella di fare proprio il modello metodista europeo delle fresh expressions.
Conferenza distrettuale del IV Distretto (Sud Italia)
Con un atto sulla Non observed economy (NOE), la conferenza distrettuale del Sud Italia pone l’accento sull’economia illegale nel Mezzogiorno, sulle ricadute nella vita democratica del Paese, nella società e nelle chiese. Il IV Distretto si è fatto inoltre portavoce della richiesta di avvio del processo di “status confessionis” avanzata in ambito CMCR e invita le chiese e il Sinodo a una più profonda riflessione sugli “ultimi”.
Leggi il reportage sulle Conferenze distrettuali curato da Riforma.