Roma (NEV CS/33), 27 giugno 2019 – “L’arrivo di oltre 70 persone con i corridoi umanitari è una bella notizia che dimostra che l’accoglienza è possibile e sostenibile – ha dichiarato Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean Hope, programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, a margine della conferenza stampa svoltasi a Fiumicino in occasione appunto dell’arrivo dell’ultimo corridoio umanitario dal Libano -. Ma mentre accogliamo con gioia questi profughi non possiamo non pensare a quelli ancora a bordo della Sea Watch, intrappolati in un insensato gioco politico tra Italia e Europa. Proprio perché abbiamo a cuore primariamente la vita dei profughi, chiediamo che vengano fatti sbarcare e, come hanno fatto altre realtà cattoliche, anche noi protestanti siamo pronti ad accoglierli, mentre si mette a punto il piano di una loro ricollocazione in Europa. Non è una soluzione politica ma un gesto umanitario che si fa ogni giorno più urgente e per il quale siamo pronti a collaborare anche coinvolgendo le nostre chiese sorelle all’estero”.