Roma (NEV), 28 giugno 2019 – “Nessuno di coloro che vent’anni fa firmarono la Dichiarazione, avrebbe mai immaginato l’incredibile forza trainante di questo documento”. Così si è espresso il pastore Martin Junge, segretario generale della Federazione luterana mondiale (FLM), durante la preghiera ecumenica svoltasi ieri sera a Roma, presso l’Oratorio del Caravita, per il 20° anniversario della Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione (JDDJ).
Questo importante testo ecumenico è stato infatti sottoscritto ad Augusta (Germania) il 31 ottobre del 1999 dai rappresentanti della FLM e del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani (PCPUP), e successivamente adottato dal Consiglio metodista mondiale nel 2006, dalla Comunione mondiale delle chiese riformate e dalla Comunione anglicana nel 2017.
L’incontro ha riunito il mondo ecumenico internazionale con base a Roma. A salutare i presenti è stato il pastore Tim Macquiban, direttore dell’Ufficio ecumenico metodista di Roma (MEOR), mentre alla liturgia, presieduta dal card. Kurth Koch, presidente del PCPUC, hanno partecipato, oltre al già citato Junge, il rev. John Shepherd, in rappresentanza dell’Anglican Centre di Roma, e la diacona metodista Alessandra Trotta, in rappresentanza della Tavola valdese.
La predicazione è stata tenuta dalla vescova metodista tedesca Rosemarie Wenner che, attraverso il testo di Giovanni 15.1-10, ha sottolineato il carattere profondamente cristocentrico della dottrina della Giustificazione per grazia mediante la fede – questa la corretta denominazione della formulazione teologica proposta dalla Riforma del XVI secolo.
Il compito di evidenziare l’importanza del documento è stato affidato al già citato Junge che ha parlato della “sostanza, metodo e conseguenze” della JDDJ. Tra queste ultime, Junge ha indicato il progressivo passaggio della Dichiarazione congiunta da “testo bilaterale che coinvolgeva luterani a cattolici, a testo multilaterale base comune per il dialogo e la testimonianza” di cinque diverse confessioni cristiane.
Sempre durante la preghiera, Anthony Currer del PCPUC, ha rivolto a nome di tutti i presenti un sentito tributo di stima e di affetto al pastore Tim Macquiban che dopo anni di servizio lascerà Roma a fine agosto per rientrare in Inghilterra.
Tra gli evangelici italiani presenti, il pastore Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), il pastore Luca Baratto, segretario esecutivo della FCEI, il pastore Michael Jonas della Comunità evangelica luterana di Roma e il professor Lothar Vogel della Facoltà valdese di teologia.