Roma (NEV), 10 luglio 2019 – Un confronto con economisti, ricercatori, mondo produttivo, istituzioni e parlamentari sui temi dell’inclusione e del lavoro delle persone migranti in Italia. A proporlo, domani, giovedì 11 luglio, dalle 10 alle 13 alla Camera dei Deputati, è la campagna “Ero straniero”, alla quale la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia aderisce.
Lo scorso mese di aprile è stata avviata in Commissione affari costituzionali alla Camera la discussione della proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo “Nuove norme per la promozione del regolare permesso di soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari”, sottoscritta da 90mila cittadini italiani e depositata il 27 ottobre 2017 dal Comitato promotore della campagna “Ero straniero”.
Con la nuova normativa si vorrebbe in sostanza andare oltre la legge in vigore, la Bossi-Fini, introducendo canali di ingresso per lavoro e dando la possibilità ai migranti già presenti in Italia di mettersi in regola.
“Il testo – si legge nel comunicato dei promotori – è frutto del lavoro e dell’esperienza di tante realtà, anche molto diverse tra loro, impegnate sull’immigrazione a vari livelli che, partendo dall’analisi delle dinamiche relative alla presenza e al contributo dei lavoratori stranieri al nostro sistema produttivo, chiedono di modificare l’attuale Testo unico concentrandosi in particolare su due aspetti.
Il primo è l’introduzione di canali di ingresso per lavoro che facilitino l’incontro dei datori di lavoro italiani con i lavoratori dei Paesi terzi, questi ultimi da selezionare anche attraverso intermediari sulla base delle richieste di figure professionali dall’Italia. I canali d’ingresso attuali sono inutilizzati, anche perché le politiche migratorie non sono mai state realmente connesse ai fabbisogni produttivi, né tanto meno pianificate né è stata fatta una selezione degli ingressi secondo criteri di competenze.
Il secondo è prevedere la possibilità di regolarizzare gli stranieri radicati nel territorio che si trovino in situazione di soggiorno irregolare a fronte della disponibilità di un lavoro, sul modello della Spagna e della Germania: un titolo di soggiorno permetterebbe a decine di migliaia di persone di emergere dall’illegalità, lavorare e vivere dignitosamente, con un apporto positivo per l’intera collettività”.
Su queste due proposte, dunque, si confronteranno parlamentari, rappresentanti delle istituzioni e del mondo produttivo. L’appuntamento è per le 10 alla sala dei gruppi della Camera dei deputati in via di Campo Marzio 78.
Di seguito il programma dettagliato del dibattito:
Ore 10.00: I sessione
L’analisi della realtà italiana
Luigi Cannari, Banca d’Italia, Vice Capo Dipartimento Economia e statistica,
Claudio Ceccarelli, Istat, Direttore Sistema integrato lavoro, istruzione e formazione.
Massimo Marchetti, Confindustria, Area lavoro, welfare e capitale umano
Cinzia Pagni, CIA – Agricoltori italiani, responsabile cooperazione internazionale e agricoltura sociale
Chiara Tronchin, Fondazione Leone Moressa, Ricercatrice
Filippo Pagano, Inps, Direzione coordinamento metropolitano di Milano
Modera Annalisa Camilli (Internazionale)
Ore 11.30: II sessione
Il dibattito in Parlamento. Tavola rotonda con:
Riccardo Magi, Più Europa, Commissione affari costituzionali, relatore della pdl di iniziativa popolare
Simona Suriano, Movimento 5 Stelle, Commissione affari costituzionali
Gennaro Migliore, PD, Commissione affari costituzionali
Laura Ravetto, Forza Italia, Commissione affari costituzionali
Laura Boldrini, Leu, Commissione affari esteri
Igor Giancarlo Iezzi, Lega, Commissione affari costituzionali
Emanuele Prisco, Fratelli d’Italia, Commissione affari costituzionali
Modera Francesca Schianchi (La Stampa)
Qui l’evento fb del convegno.
Per partecipare compilare il modulo su bit.ly/EROSTRANIERO o inviare una mail a magi_r@camera.it.
Per gli uomini è obbligatorio indossare la giacca.