Roma (NEV), 10 luglio 2019 – “Per un pellegrinaggio di giustizia e pace verso il creato occorre pensare ad un sistema economico non più centrato sul profitto di pochi ma sulle necessità di ciascuno/a e dell’ambiente rispettando i tempi e gli spazi della vita che non sono quelli del mercato”. Così nell’Introduzione al dossier sul Tempo creato che anche quest’anno è stato prodotto dalla Commissione Globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).
Il “Tempo per il Creato” è il periodo liturgico ecumenico che tutti gli anni prende il via il 1° settembre, per concludersi il 4 ottobre, e che fece i suoi primi passi con l’Assemblea ecumenica europea di Graz (Austria) del 1997.
La GLAM ogni anno, in occasione di questa celebrazione, produce un dossier con materiali biblici e liturgici. Quello di quest’anno si intitola “Nella società di Dio non ci sono rifiuti. Interpellati dalla priorità del cambiamento climatico” e si ispira al Salmo 118,22 “La pietra che i costruttori avevano scartato è divenuta la pietra angolare”.
Tutta la Commissione è stata coinvolta nella preparazione del dossier che conta con ampi e interessanti materiali di approfondimento e di accompagnamento alla liturgia.
Molti anche i dati riportati nell’Introduzione che raccontano di un cambiamento climatico e della necessità impellente di una riconversione del modo di produrre e di abitare la Terra: “In questi anni il cambiamento climatico ha continuato ad essere considerato nei fatti una esternalità da mitigare e a cui adattarsi – dice il dossier – e non viene assunto come un dato che richiede una urgente conversione, e così esso acquista dimensioni sempre maggiori, con conseguenze incalcolabili e non prevedibili”.
I temi su cui si propone di centrare l’attenzione sono quelli dei rifiuti e della sostenibilità: “Tra tutte le misure necessarie, ci concentriamo principalmente su due aspetti: la eliminazione della produzione di rifiuti e la sostenibilità delle scelte energetiche, sullo sfondo di un passaggio di modalità di fruizione di un bene, dalla proprietà all’accesso”.
Il dossier è scaricabile qui.
Il Tempo per il Creato è un periodo liturgico osservato in tutto il mondo per riflettere, pregare insieme e agire per la salvaguardia del Creato, riprendendo il calendario del patriarcato ortodosso che dal 1989 dedica il 1° settembre, inizio del nuovo anno liturgico, a questo tema.