Roma (NEV), 17 luglio 2019 – È uscito il primo numero dell’anno della rivista “La scuola domenicale” che apre il nuovo ciclo e il cui filo conduttore è il tema “Paladini della fede” per offrire ai bambini e alle bambine degli esempi concreti di persone che “hanno cercato di vivere la propria vita e la propria fede in stretto collegamento con Dio”.
La rivista accompagnerà il lavoro delle scuole domenicali per gli incontri della prima parte dell’anno 2019/2020.
Curata dal Servizio istruzione educazione (SIE) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), “La scuola domenicale” è una rivista semestrale che intende fornire una formazione biblica e strumenti didattici ai monitori e alle monitrici delle scuole domenicali. La rivista copre una fascia d’età che va dai 3 ai 13 anni e cerca di narrare la storia biblica con metodologie che possano accogliere e stimolare le domande dei bambini e delle bambine su Dio, sul mondo, sulla vita e sulla fede, rispettando le differenze presenti nelle diverse fasi dello sviluppo cognitivo.
Nel numero che qui presentiamo si trova in apertura un’unità dedicata al libro di Giosuè e in chiusura quella dedicata agli Atti degli Apostoli: due periodi biblici lontani nel tempo ma legati tra loro dal fatto di essere stati periodi di cambiamento in cui sono vissuti “credenti coraggiosi”.
All’interno di questo numero spicca un approfondimento dedicato all’unità sul testimone della fede che quest’anno è stata dedicata a Florence Eleanor Soper Booth, figura di grande rilievo per la storia dell’Esercito della Salvezza, vissuta a cavallo tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento in Inghilterra.
Più avanti due proposte di culto per tutta la famiglia per legare sempre di più la scuola domenicale al culto degli adulti: per iniziare insieme l’anno si presenta una proposta di culto legata alla festa del raccolto e al tema della condivisione mentre alla fine dell’unità dedicata a Giosuè una proposta ideata dal gruppo di volontari che ha curato le note didattiche dell’unità, in collaborazione con l’ufficio dei “Beni culturali” della Tavola Valdese, sul tema della memoria e della sua trasmissione tra le generazioni.
Come di consueto, è presente l’unità dedicata alla festività del Natale con la presentazione di una recita da mettere in scena con il teatro delle ombre cinesi, da un’idea della chiesa metodista di Milano.
In chiusura, come attività extra, un recital dedicato alla sentita ricorrenza del 17 febbraio.
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