Ebola in Congo. Gli interventi umanitari di Adra

Dall’inizio dell’epidemia sono circa 1.700 i morti accertati, oltre 2.500 i casi di contagio confermati o probabili; inoltre 17.000 persone potrebbero essere entrate in contatto con il virus

Foto: Adra International

Roma (NEV), 21 agosto 2019 – L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra), braccio umanitario della chiesa avventista, opera nella Repubblica Democratica del Congo dal 1984 e ha affrontato già varie volte il virus ebola che ha colpito il Paese ben dieci volte. L’epidemia più recente, iniziata nell’agosto del 2018, è la più lunga.

Lo scorso 17 luglio l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha dichiarato l’epidemia di ebola un’emergenza sanitaria di rilevanza internazionale nel Paese e ha chiesto ulteriori aiuti umanitari per contenere il diffondersi del virus. Dall’inizio dell’attuale epidemia sono circa 1.700 i morti accertati, oltre 2.500 i casi di contagio confermati o probabili; inoltre 17.000 persone potrebbero essere entrate in contatto con il virus.

Secondo l’Oms le vaccinazioni ridurrebbero la diffusione della malattia, ma i conflitti in corso e la resistenza incontrata nelle comunità, dovuta a povertà, disinformazione, pratiche culturali ed emarginazione, rende difficile il lavoro di quanti operano in prima linea. A Goma oltre 1.000 persone sono state vaccinate, mentre più di 163.000 persone in tutto il Congo hanno ricevuto il vaccino dall’agosto del 2018. Il conflitto in corso nella provincia di Ituri ha prodotto oltre 300.000 sfollati interni, e ciò rende difficile agli operatori umanitari rintracciare le persone in quarantena. Ci sono anche segnalazioni di forze ribelli armate che si scontrano con le autorità locali e le unità sanitarie che tentano di fornire aiuto ai bisognosi.

Adra ha sedi in 17 province della Repubblica Democratica del Congo – sei in Kivu Nord e Ituri – e collabora con altre organizzazioni umanitarie e le autorità locali per attuare un programma di “food for work” (cibo in cambio di lavoro) al fine di aiutare le comunità più colpite dal virus. Al momento l’agenzia avventista ha sviluppato, con l’aiuto dell’Unicef, un programma di alimentazione per i bambini a Katwa, Butembo, Beni, Mabalako e Oicha, nella provincia del Kivu Nord per ridurre il rischio di malnutrizione tra i bambini dai 26 mesi in giù, delle donne in gravidanza e in allattamento che sono state colpite dal virus ebola.

Nei vari contesti Adra è intervenuta fornendo acqua pulita, servizi igienico-sanitari e istruzioni sulle migliori pratiche igieniche da adottare per impedire o limitare la diffusione del virus. L’agenzia ha rivolto particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione, i bambini e le donne, che hanno estremo e urgente bisogno di aiuto.

[Fonte: Adventist News Network]