Bahamas. Il passaggio di Dorian lascia distruzione

Il pastore anglicano Kirkland Russel racconta i danni subiti dalla sua comunità

Foto di Kirkland Russel

Roma (NEV), 3 settembre 2019 – Il pastore Kirkland Russel, sacerdote anglicano di Grand Bahama, ha parlato ieri con il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) mentre l’uragano Dorian infuriava sull’isola causando una tempesta eccezionale e prendendosi la vita di molte persone.

Russel, che sovrintende alla chiesa anglicana di Santo Stefano a Grand Bahama, ha raccontato che il “problema principale che stiamo riscontrando in questo momento è l’impennata della tempesta proveniente da nord, e il fatto che le abitazioni vengano invase dalle acque. Le persone sono intrappolate sui tetti o escono dalle loro case cercando di trovare riparo”. La sua comunità – ha detto Russel – non ha più né elettricità né l’acqua e ha chiesto preghiere e sostegno al CEC e a tutte le persone di buona volontà.

Nel frattempo i media parlano di danni catastrofici, molti morti e un bilancio preliminare devastante: 13 mila abitazioni danneggiate o distrutte, strade inondate e comunicazioni interrotte.

Dorian è il secondo uragano atlantico più forte mai registrato, con venti che sfiorano i 300 km orari e anche se si è leggermente indebolito, passando alla categoria inferiore, secondo il National Hurricane Center resterà potente ancora per un paio di giorni.

Dorian ha raggiunto terra domenica primo settembre e ha investito prima Cayo Elbow e poi Puerto Marsch nelle isole Abaco, alle Bahamas. La tempesta ha raggiunto poi Grand Bahama, l’isola più settentrionale dell’arcipelago.

Il pastore Russel ha anche fornito aggiornamenti sull’uragano alla stazione televisiva locale e ha detto che le persone sono molto spaventate e traumatizzate e che dopo questa tempesta “avranno bisogno di consulenza e dovranno parlare con qualcuno che possa aiutarle”. Russel ha detto dopo il passaggio di Dorian ci saranno anche bisogni materiali, poiché le infrastrutture sono state seriamente compromesse.

“Alcune sale della chiesa sono state utilizzate come rifugio”, ha aggiunto Russel, che ha anche ringraziato il CEC per la preoccupazione espressa e ha chiesto a tutti di tenerli presenti nelle preghiere.

Sulla pagina Facebook della Baptist World Alliance è apparso un messaggio: “La nostra famiglia battista era alle Bahamas solo sei settimane fa per il raduno annuale dell’Alleanza battista mondiale. I bahamiani erano dei padroni di casa incredibili e desiderosi di condividere il loro bel paese e la loro cultura con il mondo. I nostri cuori sono pesanti oggi mentre emergono notizie sull’impatto devastante dell’uragano Dorian. Per favore, unisciti a noi nella preghiera per le Bahamas. Forniremo ulteriori informazioni su come supportare i nostri fratelli e sorelle in questa regione non appena saranno disponibili”.