Svizzera. Chiese protestanti vogliono multinazionali responsabili

I riformati elvetici sostengono l'iniziativa per vincolare le multinazionali a mantenere alti standard di tutela dei lavoratori e dell'ambiente anche nei Paesi del sud del mondo

Roma (NEV/Riforma.it), 6 settembre 2019 – Le Chiese e i servizi di assistenza sociale e diaconale facenti parte della Federazione delle chiese evangeliche in Svizzera (FEPS) sostengono l’iniziativa per le “multinazionali responsabili”. Se l’iniziativa verrà adottata, una società con sede in Svizzera sarà responsabile per danni anche commessi dalle sue filiali all’estero, a meno che non dimostri di aver esercitato la dovuta diligenza per prevenirle. Dal 2011 una coalizione di circa 50 organizzazioni ha avviato iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e il mondo politico alla necessità di vigilare sull’operato delle multinazionali elvetiche in relazione alla tutela dei lavoratori, delle aree in cui operano, dell’ambiente.

“L’economia deve essere al servizio dell’essere umano. La FEPS non tacerà, per ricordare alla Svizzera la sua responsabilità nei confronti degli abitanti dei Paesi del sud del mondo” ha dichiarato Gottfried Locher, presidente del Consiglio delle chiese evangeliche elvetiche.

Per il Consiglio FEPS i diritti umani non sono negoziabili, pertanto ha fatto appello al Consiglio degli Stati chiedendo di prendere posizione: “Dobbiamo porre fine al blocco politico dell’iniziativa e contribuire con urgenza a una soluzione convincente”.

I sostenitori della campagna hanno affermato di esser pronti a ritirare la loro iniziativa se il Parlamento si farà latore di una contro-proposta coerente. Spetta ora alla commissione degli affari giuridici prendere le decisioni necessarie.

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