Roma (NEV), 17 settembre 2019 – Pace senza confini, Peace with no borders, è il titolo dell’annuale meeting internazionale per la pace promosso dalla Comunità di Sant’Egidio. All’appuntamento sul dialogo inter religioso, nato da un’idea di Wojtyla nel 1986, che si sta svolgendo a Madrid in questi giorni, dal 15 al 17 settembre, hanno preso parte anche molti esponenti evangelici e varie chiese protestanti da tutto il mondo.
In particolare ieri, 16 settembre, hanno partecipato a uno dei 27 panel del summit, una tavola rotonda sul tema delle migrazioni, Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean Hope, programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, e il pastore valdese Eugenio Bernardini, già moderatore della Tavola valdese.
“Crediamo in un amore che spinge al servizio per gli altri – ha spiegato Bernardini -, un amore inclusivo che non lascia nessuno solo e abbandonato e per questo ci spinge a un impegno verso frontiere sempre più avanzate, come quelle per i profughi e i migranti, verso i “marginali” e coloro che il sistema tende a espellere. E tutto ciò vorremmo fosse fatto rovesciando l’idea corrente: non “prima noi e il nostro clan” ma prima gli ultimi”.
Iniziando il suo intervento con una citazione del pastore battista Martin Luther King, da un sermone del 1957, in piena crisi razziale – “È mezzanotte nell’ordine morale” e “Si è perso il senso di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato” – il professor Paolo Naso ha denunciato “La valanga di falsità e ipocrisie che hanno caratterizzato il dibattito sull’immigrazione in questi ultimi anni. È stato costruito un nemico, così come è stato costruito un muro di paura e pregiudizio, di fronte a un fenomeno che invece può avere soluzioni sostenibili e praticabili. Lo dimostra l’esperienza dei corridoi umanitari, che gli evangelici hanno avviato con Sant’Egidio nel 2016. Ma ora abbiamo una nuova sfida davanti a noi: trasformare una buona pratica in una politica strutturale. Per questo chiediamo un corridoio umanitario europei dalla Libia per 50mila profughi”.
L’evento di Madrid si concluderà questa sera, martedì 17 settembre, quando, dopo la preghiera di ciascuna religione secondo la propria tradizione, i leader religiosi convergeranno verso la piazza de la Almudena per lanciare un appello di pace.