Amazzonia, casa comune

Presentate le attività di “Amazzonia, casa comune” lo spazio di incontro che accompagnerà i padri sinodali durante il Sinodo per l’Amazzonia dal 6 al 27 ottobre

Roma (NEV), 23 settembre 2019 – È stato presentato a Roma “Amazzonia, casa comune” (ACC), uno spazio di accompagnamento al Sinodo per l’Amazzonia convocato da papa Francesco, come ha spiegato il missionario comboniano Antonio Soffientini, membro della segreteria di ACC, durante la conferenza stampa del passato venerdì: “Amazzonia, casa comune è uno spazio per ascoltare, accompagnare e camminare – ha detto Soffiantini -. E non è un caso che l’ascolto, l’accompagnamento e il cammino siano esperienze tipiche della chiesa latinoamericana”.

Soffiantini ha illustrato cosa si propone questo spazio di confronto e quali attività sono state organizzare per “accompagnare i padri sinodali”; ci saranno momenti di preghiera e di incontro con i popoli indigeni, ma anche mostre ed eventi culturali che porteranno l’Amazzonia a Roma e daranno la possibilità ai fedeli e ai cittadini di entrare in contatto con la realtà e la ricchezza spirituale di quest’area del pianeta.

Il 5 ottobre nella Chiesa di Santa Maria in Transpontina una veglia di preghiera inaugurerà le attività di ACC. In questa stessa chiesa si terranno la maggior parte degli incontri e sarà simbolicamente piantata la “Tenda dell’Amazzonia”.

Sempre il 5 ottobre, presso l’Università Antonianum, si svolgerà il convegno “Voci dall’Amazzonia: terra, popoli e religioni” una riflessione teologica organizzata da Francescani GPIC e dal Movimento Cattolico Mondiale per il Clima con la partecipazione tra gli altri di Miguel Cabrejos, OFM, Presidente Consiglio Episcopale Latinoamericano, Michael Perry, Ministro Generale dei Francescani (Ordine dei Frati Minori) e Patricia Gualinga, Leader Sarayaku, Ecuador.

“Amazzonia: Casa Comune è uno spazio ecclesiale in cui discuteremo temi che i nostri fratelli dell’Amazzonia considerano prioritari.  Uno spazio dove si sviluppa la riflessione, la discussione, il dialogo, le conversazioni, ma soprattutto l’ascolto. Uno spazio dove è la loro protesta che prevale e non i nostri interessi” scrive Roberto Carrasco Rojas, un membro del comitato di coordinamento di ACC, in un documento pubblicato sulla pagina web di ACC.

Tra il 6 e il 27 ottobre, come è noto, si svolgerà a Roma il Sinodo per l’Amazzonia, “Amazzonia: Nuovi Cammini per la Chiesa e per una Ecologia Integrale”, che il cardinale Pedro Ricardo Barreto Jimeno, vescovo di Huancayo in Perù e vicepresidente della Repam, la rete dei vescovi amazzonici, che ha partecipato alla conferenza stampa via skype ha definito un evento fondamentale “non solo per l’Amazzonia, ma per tutta l’umanità”. Lo stesso Barreto ha raccontato la genesi di questo Sinodo che “viene da lontano”, visto l’interesse verso i popoli amazzonici già dimostrato da Benedetto IX nel XVIII secolo e d Pio X agli inizi del novecento. Barreto ha anche ricordato la quinta conferenza del Consiglio episcopale latinoamericano (CELAM) ad Aparecida nel 2007, quando i vescovi sudamericani avevano rimarcato l’importanza di “creare una coscienza sull’Amazzonia, non per l’America Latina, ma per l’umanità”, e le questioni legate all’ecologia integrale contenute nell’enciclica “Laudato Sì”.