Avventisti. La chiesa di Bologna riceve il diploma di “eco-comunità”

Roma (NEV), 26 settembre 2019 – Sabato 21 settembre scorso la chiesa avventista di Bologna ha ricevuto il “Certificato di Eco-Comunità avviata” della Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).

Il riconoscimento è frutto di un percorso che impegna le comunità, o anche le singole famiglie, uffici e chiese, a comportamenti eco-sostenibili che riducano l’impronta ecologica attraverso scelte quotidiane, sensibilizzazione e riflessione teologica sul tema. Il diploma di eco-comunità avviata arriva quando la comunità candidata adempie ai 40 punti della scheda proposta dalla GLAM che comprendono comportamenti responsabili negli acquisti, l’uso di prodotti ecologici, un uso corretto dell’energia, dell’acqua, dei trasporti, della carta, della gestione dei rifiuti, scelta di temi delle predicazioni e del catechismo che portino a riflettere sulle questioni ambientali. La GLAM propone inoltre che almeno una celebrazione liturgica all’anno sia svolta all’aria aperta. Una interessante sezione per diventare “eco-comunità” riguarda infine la gestione amministrativa, laddove ci si impegna a spostare il proprio conto corrente bancario in istituti etici.

La giornata si è aperta con la predicazione di Maria Elena Lacquaniti, componente battista della GLAM, che ha tenuto un sermone sul rapporto umanità e natura a partire dai versetti della Genesi 3:14-19. Nel pomeriggio si è tenuta la presentazione del progetto delle eco-comunità e di altre attività della commissione.

“La chiesa avventista di Bologna, guidata dal pastore Gianni Caccamo, ha ricevuto con entusiasmo il primo diploma di eco-comunità avviata, con l’impegno a migliorarsi per contribuire alla salvaguardia del creato – ha reso noto Francesca Evangelisti, portavoce avventista e membro della GLAM, che ha spiegato cosa vuol dire eco-comunità -. Si tratta di comunità protestanti, presenti in tutta Europa, che hanno espresso interesse e disponibilità a ridurre l’impronta ecologica della propria chiesa attraverso la predicazione, l’insegnamento e le buone pratiche”.

La Certificazione GLAM si ispira alle proposte nate nel contesto della Rete cristiana europea per l’ambiente (ECEN) oltre dieci anni fa. I 40 punti sono stati inizialmente stilati dalle chiese danesi per poi essere accolti anche dalle chiese inglesi e scozzesi, in un percorso dal basso. L’idea delle eco-chiese viene da lontano e ha iniziato a diffondersi anche in Italia. La GLAM, a partire dal 2015, ha certificato una decina di comunità.