Roma (NEV), 26 settembre 2019 – Su Riforma.it Claudio Geymonat racconta il dibattito che si sta svolgendo in Francia sulla Procreazione Medicalmente Assistita – PMA.
Dal 24 settembre, infatti, il parlamento francese sta lavorando sulla revisione della legge sulla bioetica e uno degli argomenti chiave è l’allargamento della PMA a coppie di donne e a donne single.
La Federazione protestante di Francia (FPF), che raggruppa la maggior parte delle chiese e delle associazioni protestanti transalpine per un totale di circa 3 milioni di fedeli, e il Consiglio nazionale degli evangelici di Francia (CNEF), che raggruppa le chiese evangelical, hanno pubblicato due testi per chiarire le loro posizioni a riguardo.
La “Commissione Etica e Società” della Federazione protestante di Francia ha dato alle stampe le “Interpellazioni protestanti” e le ha presentate al Consiglio nazionale di etica, organismo consultivo in materia.
Il testo elaborato dalla FPF affronta le diverse questioni legate alla PMA sia dal punto di vista teologico e biblico, che da quello medico e sociale.
“La libertà non è da confondere con l’individualismo illimitato, né con la legge della domanda e dell’offerta che conduce alla legge del più forte. La libertà può essere vissuta solo nell’amore di Dio e del prossimo” si legge nel documento che, pur elogiando i progressi fatti dalla medicina, affronta le criticità che questi avanzamenti comportano e i loro effetti collaterali, come la crioconservazione degli ovociti, le diagnosi pre-impianto, la “tensione tra il principio dell’anonimato dei donatori e il diritto del bambino di conoscere i suoi genitori biologici”.
Per tutti questi motivi la Federazione è “riluttante ad aprire la possibilità dell’inseminazione artificiale a donne single o coppie di donne che non sono sterili” ed è contraria alla “gestazione per altri”.
La posizione della “Commissione etica protestante evangelica” del CNEF riconosce “l’aiuto medico alla procreazione se questo viene utilizzato per ripristinare la fertilità di una coppia stabile formata da un uomo e una donna con i propri gameti e rispetta al contempo il carattere umano dei loro embrioni”. Il loro documento afferma invece la contrarietà rispetto “alla fabbricazione di bambini per rispondere alle aspirazioni degli adulti” e deplora il fatto che la procreazione assistita passi dalla “cura” alla “medicina del desiderio”.
Per il CNEF “non esiste una gestazione per altri etica” poiché essa si basa sulla “commercializzazione del corpo umano, la commercializzazione dei vivi, lo sfruttamento della povertà, una vera schiavitù moderna”.
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