Roma (NEV), 30 settembre 2019 – “La protezione dell’ambiente è un tema urgente e centrale della testimonianza cristiana”. Lo afferma la diacona Alessandra Trotta, moderatora della Tavola Valdese, mentre si avvia a conclusione il “Tempo del creato 2019”, un’iniziativa ecumenica che in tutta Italia ha impegnato le Chiese protestanti e ortodosse e quella cattolica.
Il Tempo del Creato è il periodo liturgico ecumenico che va dal 1° settembre al 4 ottobre, che fece i suoi primi passi con l’Assemblea ecumenica europea di Graz (Austria) del 1997 e che coinvolge le chiese cristiane di ogni tradizione in tutto il mondo.
“In una prospettiva cristiana – prosegue Trotta – l’ecosistema è il creato di Dio, il bene che Egli ha affidato all’umanità perché ne fosse custode. Da decenni il Consiglio ecumenico delle chiese denuncia i costi umani e ambientali del surriscaldamento globale ma (purtroppo anche in molte chiese) questo appello non è stato preso sul serio”.
La moderatora ritiene che oggi si sia giunti a una scadenza del tempo che ci è stato concesso per “convertirci” e aggiunge: “Bisogna cambiare strada e stili di vita contribuendo a incoraggiare e sostenere politiche – locali e globali che sappiano superare l’alternativa fra sviluppo economico e tutela dell’ambiente e della salute imposta da chi ha interesse a far credere che un cambiamento non sia possibile o non sia conveniente”.
Secondo Trotta tanti giovani lo hanno capito e ci indicano una strada che dobbiamo seguire. “L’ambiente è una risorsa preziosa, indivisa e limitata – conclude la moderatora – e per questo ci impone stili di vita coerenti e orientati all’investimento sul futuro. Come chiese valdesi e metodiste, anche nelle nostre piccole e grandi scelte di investimento, intendiamo proseguire su questa strada cercando di essere testimoni dell’amore di Dio che si esprime anche nell’armonia del creato che ci ha affidato”.
Fonte: www.chiesavaldese.org