Roma (NEV), 14 ottobre 2019 – Sul numero del magazine Confronti di ottobre Luigi Sandri e Paolo Emilio Landi firmano un reportage da Istanbul in cui ricostruiscono la questione dell’autocefalia della chiesa ucraina e raccontano dell’intervista al patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo che si è tenuta al Fanar, attuale residenza, a Istanbul, dei patriarchi ecumenici.
La richiesta di concedere la “autocefalia” alle Chiese ucraine riunite è stata fatta dal Parlamento ucraino a Bartolomeo e al suo Sinodo nel settembre del 2018. L’iniziativa è stata considerata “anti-canonica” dal patriarcato di Mosca, guidato da Kirill ma il 15 dicembre, nella cattedrale di Santa Sofia a Kiev è stata formata la Chiesa ortodossa d’Ucraina (Codu), autocefala, avente come primate Epifany. Il 5 gennaio 2019, al Fanar, alla presenza dell’allora presidente ucraino Petro Poroshenko, e di Epifany, Bartolomeo ha firmato il tomos, documento che attesta l’autocefalia.
Il lungo articolo opera una ricostruzione storica della nascita del patriarcato orientale, di Santa Sofia – chiesa, simbolo politico, moschea e poi museo – e dello status giuridico del patriarcato orientale. Ricostruisce anche il ruolo del patriarca Bartolomeo nella vicenda dell’autocefalia della chiesa ucraina e di come le chiese ortodosse hanno preso posizione nell’intricata questione.
Su tutta la disputa in corso tra Russia, Ucraina e Costantinopoli, rilevano i due autori, pesano comunque le gravi questioni geopolitiche al centro delle quali si trova l’Ucraina, schiacciata “tra l’Occidente (e la Nato) che vorrebbe inglobarla nella sua area, e il Cremlino contrarissimo all’ipotesi”.
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