Giovani: no a violenza e repressione come armi di controllo sociale

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Roma (NEV), 12 novembre 2019 – La Federazione giovanile evangelica in Italia (FGEI) interviene sui temi della violenza, della repressione e delle ingiustizie sociali con un comunicato in cui esprime la necessità di opporsi “al silenzio della società” e di “testimoniare in comunione con coloro la cui voce è relegata al silenzio e all’indifferenza”.

Il Consiglio della FGEI denuncia l’uso della violenza e della repressione come armi di controllo sociale, alla luce degli eventi che si stanno verificando in diverse parti del mondo, quali “l’ennesimo conflitto scoppiato in Medio Oriente ai danni della popolazione curda e in parallelo, dall’altro lato dell’oceano, le manifestazioni di protesta del popolo cileno per richiedere una maggiore equità economica e sociale”.

“Di fronte al dilagare della violenza fisica e alla repressione come unica arma per ristabilire l’ordine, e l’incapacità delle istituzioni mondiali di mettersi in ascolto delle necessità della popolazione, la Federazione giovanile evangelica in Italia esprime la propria vicinanza a tutte quelle popolazioni che subiscono violenze fisiche e non solo, ribadendo la necessità di avere diritto a una vita equa, piena e degna. Esprime paura di fronte al ritorno di un clima di terrore e violenza militare, che sembra riportarci a quel passato non troppo lontano in cui si era fatto ricorso all’uso della forza, della militarizzazione e della cancellazione dei principali diritti umani come armi di controllo sociale. La Federazione si dissocia dall’atteggiamento di indifferenza dei Paesi europei e non, ricordando la necessità di un’azione condivisa e comunitaria per costruire una società giusta e portatrice di pace”.

I giovani protestanti si interrogano quindi sul loro ruolo, richiamandosi “all’azione e alla parola profetica di cui abbiamo bisogno e di cui possiamo essere portatori e portatrici … ci rifiutiamo di cedere a un sistema di violenza e di oblio, dove la dignità e i diritti delle persone vengono cancellati per scomodità e paura”.

Il Consiglio della FGEI è formato da Gabriele Bertin, Annapaola Carbonatto, Lucia Casaburo, Simone De Giuseppe, Rebeca Malla, Pietro Quadalti, Debora Troiani.

Leggi il comunicato integrale sul sito FGEI.