Roma (NEV), 2 dicembre 2019 – Va al film “Made in Bangladesh” del regista Rubaiyat Hossain il premio Interfedi del 37° Torino Film Festival (TFF), assegnato dall’omonima Giuria promossa dalla Chiesa valdese e dalla Comunità ebraica di Torino, con il patrocinio del Comitato Interfedi della Città di Torino, che riunisce i rappresentanti di cristianesimo (cattolici, protestanti e ortodossi), ebraismo, induismo, islamismo, buddismo e del mondo mormone.
Questa la motivazione della Giuria interfedi.
Made in Bangladesh “rappresenta in modo efficace e crudamente realistico, con un’ottima recitazione e direzione, la condizione lavorativa femminile in un laboratorio tessile di un’area economicamente marginale, presentando una storia di emancipazione e coraggio che muove dalla presa di coscienza di diritti da noi dati per scontati e in altre realtà ancora da affermare”.
La giuria di quest’anno è formata da Sophie Peyronel (Chiesa valdese), Daniele Segre (Comunità ebraica) e Beppe Valperga (Comitato interfedi), che sono stati accompagnati in alcune occasioni dai ragazzi del Liceo Valdese di Torre Pellice. Il Premio interfedi al TFF è alla sua 7^ edizione.
“Di fronte al diffondersi in tutta Europa di un clima di intolleranza, politiche di chiusura delle frontiere, atteggiamenti xenofobi, manifestazioni di razzismo, discriminazioni del diverso per lingua, etnia, religione – si legge nel comunicato –, il Premio afferma l’accoglienza, la tolleranza, la condivisione, la solidarietà, il rispetto reciproco, la dignità umana, l’accettazione delle diversità etniche, culturali e religiose quali fondamenta per una società giusta ed inclusiva, multietnica, multiconfessionale, multiculturale, in cui il diritto e la libertà del singolo individuo siano preservati”.
Qui tutti i film in concorso.
Leggi l’intervista a Sophie Peyronel su Riforma.it