‘Kobane calling on stage’, a teatro il racconto del popolo curdo

Dal libro del fumettista Zerocalcare, una narrazione corale messa in scena da giovani attori, fino al 15 dicembre al Teatro Vittoria di Roma

Roma (NEV), 15 dicembre 2019 – C’è una minoranza che resiste nel Rojava. E’ il popolo curdo, protagonista dello spettacolo teatrale ‘Kobane calling on stage’, tratto dalla graphic novel ‘Kobane calling’ del fumettista Zerocalcare, messo in scena dal regista Nicola Zavagli.

13 giovani attori sul palco, in un racconto corale delle vicende che portarono Michele Rech, il noto fumettista italiano il cui pseudonimo è Zerocalcare, a Kobane, città simbolo della resistenza curda.

Sullo sfondo la complessità, quella che i media tendono a non restituire, come si dice in una sagace battuta nel testo, della guerra in Siria – luogo da dove proviene la maggior parte dei beneficiari dei corridoi umanitari della FCEI dal Libano – e l’intreccio geopolitico di un conflitto che ha radici profonde e interessi internazionali.

Una resistenza, quella del popolo curdo, che ha da sempre nel genere femminile e nell’autodeterminazione delle donne uno dei suoi punti-chiave. Lo raccontano le guerrigliere dell’Ypj (Yekîneyên Parastina Jin, che in curdo significa “Unità di protezione delle donne”) rappresentate nella pièce, che sono le stesse giovanissime donne disegnate dalle matite del fumettista di Rebibbia nel libro edito da Bao Publishing.

Non a caso in ogni paese in Rojava, esperimento democratico e politico basato sull’ecologia e sulla redistribuzione delle ricchezze, oltre che sulla parità di genere, c’è una “Casa delle donne”. Nel 2016, tra l’altro, le chiese protestanti italiane, attraverso l’8 per mille delle chiese valdesi e metodiste, scelsero di sostenere il progetto di ricostruzione della Casa delle donne a Kobane, nella regione kurda del Rojava nel nord della Siria, edificio distrutto nella guerra con Daesh.

“Siamo convinti che senza la partecipazione attiva delle donne non si possa costruire una società giusta”, dichiarò il pastore Eugenio Bernardini, allora moderatore della Tavola valdese, in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa solidale.

La messa in scena teatrale di ‘Kobane calling’, realizzata nell’ambito del progetto Teatri d’imbarco, alterna il dramma alla commedia, il basso all’alto, il pop e il civile. Lo spettacolo, che è anche e forse soprattutto un’occasione di sensibilizzazione verso la causa curda e la resistenza contro l’Isis, è stato dedicato anche alla memoria di Lorenzo Orsetti, combattente italiano della milizia curda dello Ypg, morto a Baghuz mentre lottava contro lo Stato islamico, all’età di 33 anni, il marzo scorso.

Oggi, domenica 15 dicembre, alle 17, l’ultima replica dello spettacolo al Teatro Vittoria, in piazza S.Maria Liberatrice, quartiere Testaccio, a Roma. [BB]