Roma (NEV), 16 dicembre 2019 – In occasione del dialogo nazionale ebraico-cristiano, convocato dal Consiglio nazionale delle chiese USA (NCCUSA) e dal Consiglio nazionale delle sinagoghe USA, che si riunisce regolarmente per discutere di questioni pastorali che colpiscono le comunità ebraiche e cristiane negli Stati Uniti e nel mondo, è stata ricordata la sparatoria alla Sinagoga Tree of Life, che si è svolta il 27 ottobre 2018 in cui sono state uccise 11 persone e ferite altre 7.
Alla luce di questo orribile assalto e di altri episodi di antisemitismo negli Stati Uniti e in tutto il mondo, i partecipanti cristiani, in rappresentanza del NCCUSA e delle chiese affiliate, hanno espresso dolore e dispiacere, oltre all’orrore e alla condanna, per la crescente marea di antisemitismo, fanatismo religioso di ogni forma, razzismo e supremazia bianca che attraversa gli Stati Uniti e il mondo.
“Ci impegniamo a far sentire la nostra voce per contrastare tale odio e continuare a lavorare per porre fine all’intolleranza e alla violenza” hanno detto i rappresentanti della NCCUSA.
Gi stessi hanno richiamato una dichiarazione del NCCUSA del 2017, “L’antisemitismo non ha posto nella nostra società. Eliminarlo richiede una costante vigilanza” e hanno ricordato le parole contenute in una dichiarazione politica del NCCUSA adottata all’inizio di quest’anno: “Abbiamo visto e condannato con forza la violenza e il terrorismo e il conseguente aumento del fanatismo religioso e dell’estremismo … Atti pubblici e talvolta violenti di razzismo, nazionalismo cristiano bianco, l’atteggiamento anti- immigrati e la xenofobia, insieme ai crescenti episodi di fanatismo religioso antiebraico, antimusulmano e di altro tipo commessi talvolta in nome del cristianesimo, hanno creato l’urgenza per le chiese di riconoscere l’imperativo dell’impegno interreligioso per il consolidamento della pace a livello locale, nazionale e globale.”
Jim Winkler, presidente e segretario generale del NCCUSA, presente al dialogo ebraico-cristiano, ha affermato che: “Abbiamo sentito chiaramente dai nostri colleghi ebrei la necessità che la nostra voce collettiva si alzi forte e coerente contro il numero crescente di atti antisemiti che si svolgono nella nostra nazione e nel nostro mondo”.
I delegati si sono espressi anche sull’Ordine esecutivo di Trump che riconosce l’ebraismo come nazionalità: “Ciò è problematico a molti livelli, non ultimo il fatto che la definizione vada oltre una designazione religiosa e oltre una designazione sociale della popolazione, per arrivare ad una identificazione legale della nazionalità. Ciò è particolarmente preoccupante se si aggiunge alle recenti modifiche politiche apportate da questa amministrazione in relazione a Israele e che hanno un impatto negativo sulla comunità palestinese. Il NCCUSA vede questo ordine esecutivo come un’azione che si discosta dalle reali problematiche legate all’antisemitismo e che, di fatto, può alimentare il sentimento antisemita che avanza”.
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