Roma (NEV), 13 gennaio 2020 – La ormai consolidata Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (SPUC) si terrà dal 18 al 25 gennaio. Tema del 2020: “Ci trattarono con gentilezza” (Atti 28, 2). Le chiese evangeliche e protestanti, anche in Italia, sono presenti e attive in numerose iniziative per questo evento ecumenico di carattere mondiale promosso congiuntamente dalla Commissione fede e costituzione del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), che riunisce le principali denominazioni evangeliche, anglicane e ortodosse nel mondo, e il Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani (PCPUC).
Una selezione degli appuntamenti italiani sarà disponibile a breve sulla pagina “Agenda evangelica ed ecumenica” del NEV.
Il tema di quest’anno è ispirato al brano biblico relativo al naufragio dell’apostolo Paolo a Malta (Atti 27,18 – 28,10). “Una storia di divina provvidenza e al tempo stesso di umana accoglienza: è quella che ci propongono le Chiese cristiane di Malta e Gozo, che hanno preparato il materiale della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani di quest’anno” si legge nel documento SPUC. L’introduzione è firmata dal presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) pastore Luca Maria Negro, per le chiese protestanti, dal vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della CEI, per la chiesa cattolica, e dal metropolita Gennadios, arcivescovo ortodosso d’Italia e di Malta ed esarca per l’Europa meridionale del Patriarcato ecumenico, per la parte ortodossa.
La storia di cui si parla è riportata alla fine del libro degli Atti degli Apostoli ed è ambientata proprio a Malta e sul mare tempestoso che la circonda. “L’ospitalità – scrivono i cristiani di Malta – è una virtù altamente necessaria nella ricerca dell’unità tra cristiani. […] La nostra stessa unità di cristiani sarà svelata non soltanto attraverso l’ospitalità degli uni verso gli altri, pur importante, ma anche mediante l’incontro amorevole con coloro che non condividono la nostra lingua, la nostra cultura e la nostra fede”.
Nel documento introduttivo si fa riferimento alle diverse iniziative delle chiese per l’accoglienza dei migranti, fra cui il Manifesto per l’accoglienza FCEI e il progetto ecumenico dei corridoi umanitari.
Per approfondire:
Veglie di preghiera, celebrazioni ecumeniche, studi biblici, conferenze, incontri, scambi di pulpito e altre iniziative sono previste nel corso della SPUC. Il materiale preparatorio può essere scaricato dal sito dell’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso (UNEDI) della Conferenza episcopale italiana (CEI) a QUESTO LINK.
Sul sito del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) si possono trovare anche i materiali in inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese.
Nel documento, oltre a proposte liturgiche e preghiere, si possono trovare le date importanti nella storia della preghiera per l’unità dei cristiani dal 1740 fino ai giorni nostri, nonché l’elenco dei temi della SPUC a partire dal 1968.
Il testo è rivolto a tutte le chiese e comunità cristiane. Le liturgie possono essere integrate con altri testi e le preghiere della celebrazione ecumenica, le musiche e gli altri materiali proposti possono essere utilizzati a proprio discernimento o per trarre degli spunti di riflessione e meditazione.
Obiettivo della SPUC è quello di riunire in comunione i credenti “che pregano nelle altre parti del mondo per costruire una più grande e visibile unità della Chiesa di Cristo”, come si legge nella guida proposta da CEC e PCPUC.
La SPUC venne introdotta nel 1908 negli Stati Uniti dall’episcopaliano Paul Wattson.