Amadeus e le donne, Daniela Di Carlo: “Totalmente astorico, l’Italia è più avanti di così”

Abbiamo chiesto alla pastora di Milano un commento sulle polemiche scatenate dalle affermazioni del conduttore della kermesse in programma dal 4 all'8 febbraio prossimi

Roma (NEV), 17 gennaio 2020 – “La capacità di stare vicino a un grande uomo stando un passo indietro”. Questa la frase “incriminata”, al centro di numerose polemiche, detta da Amadeus in occasione della conferenza stampa di lancio della 70^ edizione di Sanremo, rivolta a Francesca Sofia Novello, fidanzata di Valentino Rossi, una delle donne che condivideranno con lui il palco.

Il conduttore tv Amadeus, pseudonimo di Amedeo Umberto Rita Sebastiani, ha anche dichiarato, all’indomani dell’accaduto, all’agenzia di stampa Ansa di essere stato frainteso.

Abbiamo chiesto alla pastora valdese di Milano Daniela Di Carlo, che ha, tra l’altro, diretto il Centro Ecumenico di Agape a Prali (TO) nelle Valli Valdesi, dove da molti anni si trattano tematiche di genere, cosa ne pensa.

Ha ascoltato le parole del presentatore di Sanremo? Qual è la sua posizione?

Mi sono sembrate affermazioni totalmente astoriche, riflesso di un mondo patriarcale, creato a immagine e somiglianza dell’uomo. Per fortuna la società non sta andando in questa direzione.

Detto ciò, faccio comunque molta fatica a capire a chi il conduttore volesse comunicare cosa, forse a dei “macho men” che vivono ancora in un mondo sessista. Questo tipo di narrazione mi sembra sostanzialmente incapace di leggere il nostro tempo, che ormai non è così. Anche l’Italia, con tutti i limiti e i problemi che persistono, non è più un Paese in cui le donne sono “un passo indietro” a nessuno, è più intelligente delle frasi dette da Amadeus.

Le chiese protestanti dimostrano un’attenzione particolare verso le tematiche di genere – dalla Tavola valdese con cinque donne su sette, a partire dalla moderatora Alessandra Trotta, fino all’autocritica espressa anche nel corso dell’ultimo Sinodo, durante il quale proprio lei, pastora Di Carlo, aveva parlato di “peccato di genere”. Cosa possono dire su questi temi alla società civile?

Come chiese protestanti accettiamo la scommessa che siamo uomini e donne a immagine di Dio. Credo che ci sia e ci debba essere una responsabilità da parte delle donne a rifiutare l’eccessiva modestia, a lasciarsi situare un passo indietro agli uomini. Dall’altra parte penso che le donne possano insegnare alla società che, proprio in virtù di questo passaggio –  siamo entrambi, maschi e femmine, lo specchio di Dio – gli uomini devono rivisitare la loro mascolinità.

Guarderà il festival di Sanremo?

No, non credo proprio, dopo questo episodio opterò per non vederlo.

[BB]