Roma (NEV), 20 gennaio 2020 – Nel numero di gennaio di “Mosaico di pace”, la rivista mensile promossa dalla sezione italiana di Pax Christi (movimento cattolico internazionale per la pace), si trova un articolo del presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), pastore Luca Maria Negro, sull’eredità della prima Assemblea ecumenica europea (Basilea, 1989).
Il pezzo, intitolato “Evento di Pentecoste. Pace, giustizia e salvaguardia del creato: l’attualità del messaggio di Basilea”, traccia un ampio affresco dei significati e delle tappe di quella che è stata un’esperienza fondativa dei movimenti ecumenici.
Trent’anni fa, nel maggio del 1989, si apriva infatti a Basilea la prima Assemblea ecumenica europea, dal titolo “Pace nella giustizia”. Delegati protestanti, cattolici e ortodossi provenienti da tutta Europa, in rappresentanza delle tre grandi confessioni cristiane, si riunivano per la prima volta dal Grande Scisma tra Oriente e Occidente (1054) e dalla Riforma protestante.
“Un evento storico – scrive Negro – perché, come sottolinea il messaggio finale dell’Assemblea, ‘per la prima volta delegati di tutte le Chiese d’Europa si sono riuniti, venendo dall’Est e dall’Ovest, dal Sud e dal Nord, al di là di quelle frontiere confessionali e politiche che fino a poco tempo fa sembravano insormontabili’”.
Nell’articolo, il presidente FCEI cita Carlo Maria Martini, allora presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (CCEE), Jean Fischer, allora Segretario generale della Conferenza delle chiese europee (KEK) ed espone le tappe della seconda Assemblea ecumenica europea (Graz, Austria 1997), della terza (Sibiu, Romania 2007) e di altri numerosi episodi e contenuti che hanno visto il popolo ecumenico camminare insieme per tanti anni.
Quattro i temi enucleati: il sogno europeo, il processo di partecipazione, le donne, la salvaguardia del creato.
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