Colombia. Grave situazione umanitaria mette a rischio il processo di pace

L’Appello di Espacio de Cooperación para la Paz di cui fa parte la Federazione luterana mondiale

Roma (NEV), 29 gennaio 2020 – Espacio de Cooperación para la Paz, un’iniziativa promossa da 29 organizzazioni che lavorano per la costruzione di una pace stabile e duratura in Colombia, di cui la Federazione Mondiale Luterana (FLM) fa parte, hanno espresso profonda preoccupazione per l’aggravarsi del conflitto armato in Colombia, che dall’inizio del 2020 ha causato la morte di 23 persone.

Questa grave situazione umanitaria, dice l’associazione, mette ad alto rischio la sostenibilità del processo di pace in Colombia.

Nel testo sono riportati dati allarmanti: lo sfollamento di quasi 4000 persone a causa delle incursioni di attori armati illegali nei comuni di Tumaco (dipartimento di Nariño), Nuquí (dipartimento del Chocó) e Tarazá (dipartimento di Antioquia), e il massacro di Jamundí (dipartimento della Valle del Cauca) che ha causato la morte di almeno cinque persone l’11 gennaio.

Le associazioni che fanno parte di Espacio de Cooperación para la Paz chiedono “al governo colombiano di adottare misure efficaci che vadano oltre la protezione individuale delle persone minacciate o la militarizzazione dei territori, di attuare l’accordo di pace in modo globale e di accogliere con favore la proposta di politica pubblica per lo ‘smantellamento delle organizzazioni che sono succedute al paramilitarismo e delle loro reti di sostegno’ presentata dalle organizzazioni per i diritti umani nella Commissione nazionale per le garanzie di sicurezza, che è stata approvata dall’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani e dalla Missione di verifica delle Nazioni Unite”.

Nell’Appello si chiede anche alla comunità internazionale di “accompagnare le comunità e i difensori dei diritti umani e a sostenere l’invito che hanno rivolto al Consigliere speciale delle Nazioni Unite per la prevenzione del genocidio, Adama Dieng, a visitare con urgenza la Colombia”.

“Come Organizzazioni internazionali della società civile riaffermiamo la nostra solidarietà alle famiglie e alle comunità colpite da questi crimini e il nostro impegno per una soluzione politica del conflitto armato, esortando gli attori armati legali e non legali a rispettare la vita della popolazione civile e a rispettare i loro diritti fondamentali e il diritto umanitario internazionale” concludono.