Federazione protestante di Francia fra nuove e antiche sfide

Annuale incontro dei protestanti transalpini: ingresso di nuovi membri della Federazione e ferma condanna dell'antisemitismo

Roma (NEV/Riforma.it), 3 febbraio 2020 – Il 25 e 26 gennaio si è svolta l’annuale assemblea della Federazione protestante di Francia (FPF), che riunisce quasi 170 delegati in rappresentanza di 30 chiese e oltre 500 opere diaconali.

Oltre ai soliti obblighi statutari, l’edizione 2020 dell’assemblea generale ha visto diversi punti salienti: il messaggio ai delegati all’assemblea generale del presidente del FPF, pastore François Clavairoly, che ha delineato le principali linee d’azione per il protestantesimo per l’anno 2020; la conferenza del pastore Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC); la valutazione dell’anno 2019 con la presentazione della relazione di attività da parte dei servizi, del consiglio e delle commissioni della Federazione.

Sono stati accolti nuovi membri all’interno della FPF: la CEEEFE, Comunità di chiese protestanti francofone, che riunisce oltre 30 chiese riformate di lingua francese nel mondo, la APATZI, Associazione protestante degli amici delle popolazioni tzigane, la Fondazione delle diaconesse di Reuilly e, in prova, Adra Francia e la comunità di Goshen.

Sono state votate alcune importanti raccomandazioni: fra queste, anche “Non c’è pace senza giustizia”, mozione a ​​sostegno delle attività del dottor Denis Mukwege, medico congolese, premio Nobel per la Pace 2018, a seguito della conferenza che il medico ha tenuto a Parigi, durante la quale ha esortato anche il protestantesimo transalpino ad agire per porre finalmente fine ai terribili conflitti tribali che sconvolgono la Repubblica democratica del Congo.

Il dottor Mukwege, a novembre 2019, ha infatti chiesto alla FPF di agire affinché nella Repubblica democratica del Congo si realizzi una piattaforma che riunisca tutti gli attori protestanti già impegnati su questo argomento.

Un ampio testo, infine, ricorda il 75° anniversario della liberazione dei campi di sterminio, in un contesto di aumento degli atti antisemiti in Francia. L’assemblea generale ha incoraggiato il Consiglio a esprimere la sua solidarietà alla comunità ebraica e a proseguire il dialogo fraterno con l’ebraismo. Il 27 gennaio scorso, in occasione dell’inaugurazione del rinnovato memoriale della Shoah da parte del presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, ha partecipato anche il presidente della FPF Clavairoly.

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