Consiglio ecumenico delle chiese: disinvestire dai combustibili fossili

Giovani partecipanti allo sciopero per il clima a New York, settembre 2019. Foto: Marcelo Schneider / CEC

Roma (NEV), 10 febbraio 2020 – Il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) sostiene l’appello congiunto di chiese e organizzazioni di fede per il disinvestimento dalle industrie di combustibili fossili.

Il lancio sarà formalmente annunciato fra il 26 il 28 marzo, in concomitanza con la conferenza “L’economia di Francesco” ad Assisi, in Italia, che riunirà economisti e giovani di tutto il mondo.

Operation Noah è capofila di questa iniziativa che, in collaborazione con il CEC, Movimento cattolico globale per il clima, Green Anglicans e GreenFaith, intende raggiungere chiese, ordini religiosi e organizzazioni cristiane di tutte le confessioni affinché si impegnino verso il disinvestimento dai combustibili fossili.

Sarebbe “un potente passo nel rispondere all’emergenza climatica, spostando gli investimenti dal problema alla soluzione – sostengono gli organizzatori –. I partecipanti si impegnano a disinvestire dalle società di combustibili fossili il prima possibile e in ogni caso entro cinque anni. Le chiese che attualmente non detengono tali investimenti si impegnano a non investire in combustibili fossili in futuro”.

Lo slancio delle organizzazioni religiose per mobilitarsi contro la crisi climatica deve accrescersi, anche in vista dei colloqui delle Nazioni Unite sul clima che si terranno a Glasgow, in Scozia a novembre 2020.

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